domenica 21 gennaio 2024

Il Megafono

Dagospia è un megafono di Repubblica. Nella (recente) interpretazione dell'oppositore, usando sempre tette&culi&gossip come diversivi, è diventato il giornaliero condivisore del giornale degli Elkann. Il nemico è sempre Salvini. Con lui non possono usare il fascismo come arma, perfino costituzionale, ma contro la Meloni sono quasi ridicoli. Allora provano una originale strategia: usare Salvini come detonatore contro la Ducetta. Lo aspetta una legislatura al guinzaglio del Premier, così prevedono per il futuro, mentre le auspicanti previsioni, sono sempre più impietose per l'armata democratica dei 30 all'ora. Erano abituati bene, con il 20% hanno governato più di dieci anni, con quasi tutti, usando, nelle tenebre, anche Draghi. Terminata la clausura, i cittadini sono riusciti ad esprimere il voto che meritiamo. L'arrivo della Schlein,
 con l'ultima cittadinanza conferita ed il voto grillino, ha costretto il Pd ad interpretare un copione insolito: opposizione. Godono però di una potente armata mediatica, ristorata pubblicamente. Se fate attenzione a quello che pubblicano, sono sempre le stesse fonti che regalano anche le bufale belliche. Una strana, non troppo, alleanza, tra perdenti. Il bluff ucraino è colossale. Stiamo parlando di una tragedia umana e sociale che intendono proseguire, avendo annunciato, per due anni, vittoriose cavalcate. Però hanno accorciato la strada per la terza guerra, definibile mondiale. Le due coalizioni si stanno allenando ai confini, giocando pericolosamente con il destino di milioni di persone. L'algoritmo usato per la scelta della segretaria piddina, non ha funzionato.
massimo lugaresi