mercoledì 23 novembre 2011

Bella Serata

Invitato dal M5S a spiegare cosa fosse successo al Circolo Nautico di Viserba, l'unica struttura demaniale che ha demolito la parte, quasi tutta, risultata abusiva dopo 30 anni, ho trascorso una bella serata in un'ambiente nuovo, sano, corretto, desideroso di capire e discutere, rimangono l'unica speranza per costruire un'alternativa a questo governo locale. E' vero che certi reati che non siano calcistici non si prescrivono, il nostro però rasenta il paradosso, l'unica spiegazione è che siamo a Rimini. Tutti i comuni limitrofi allo stesso livello sul mare, si sono dotati dello strumento urbanistico indispensabile per non creare diversità di trattamento, ovvero l'obbligatorio Piano Spiaggia. I tentativi delle amministrazioni succedute dal 2000 in poi, sono naufragati a fronte del supino atteggiamento nei confronti di una lobby che è incomprensibilmente più forte dei voti che trasporta. Il Piano Spiaggia di Rimini è stato adottato nel 2007 dopo avere costretto alle dimissioni l'assessore Sandro Baschetti autore del confezionamento, in virtù di una esperienza professionale che da oltre i classici 30 anni, lo vede impiegato alla Sezione Demanio della Capitaneria di Porto, non affittuario di cinesi. Il reato più grave compiuto da Sandro è stato quello di volere costringere i Signori della Sabbia ad innovare uno dei settori più obsoleti della nostra organizzazione turistica, pensate dopo soli cinque anni si dovevano accorpare e realizzare gli Stabilimenti, demolendo le strutture cementate e cambiandole con servizi ecosostenibili nella qualità e quantità, pena la decadenza della concessione. Hanno confezionato in successione altre tre Varianti all'originario testo e stanno predisponendo la Quarta, intanto i voli sull'arenile della Guardia di Finanza riprendono doverosamente una realtà allarmante per usare un timido eufemismo. Le bindelle sono scattate per i casi più eclatanti, rimane inevaso l'interrogativo di fondo, quanti sono in totale? La mia opinione che la situazione attuale non sia più gestibile, non avere voluto mettere un punto fermo attraverso uno strumento urbanistico serio mette in condizioni pericolose quasi tutti gli operatori, l'ultimo intervento pianificatorio risale al 1980, eccetto qualche furbo imprenditore che ha usato il condono per sistemare la sua posizione, il resto rimane in un limbo precario. Il problema sorto recentemente riguarda la scadenza delle concessioni che attraverso pressioni bipartisan usate nei confronti del Governo B, sono riusciti a spostare dall'originario 2011 al 2015, con svariati tentativi di stravolgere la giurisprudenza europea, tentando colpi di mano ai danni della sacralità della libera concorrenza. Se il Professor Monti mantiene almeno la metà degli impegni, probabilmente si aprira un capitolo nuovo per la parte più preziosa della Città, entreranno nuovi protagonisti che assieme ai vecchi desiderosi di migliorare un'offerta che ha privilegiato la rendita, ingessando l'arenile, porterà ad una nuova spiaggia, altrimenti finirà come per la circonvallazione, faranno rotatorie