Quante volte dal 94 abbiamo sentito parlare della Fine del Cavaliere? L'uomo che in quattro mesi ha inventato il partito del 25%, ha attraversato di corsa le sabbie delle Bermude e della Sardegna ed ha compiuto in 17 anni autentici miracoli politici ed erotici. Ci sentiamo di preconizzare però questa volta la fine di un film che solo nelle sale italiane poteva essere proiettato. Un imprenditore con interessi su tutta la vasta gamma degli intrecci economici pubblico-privati in qualsiasi paese che non fosse la Russia avrebbe ricevuto un corretto e deciso diniego fin dall'inizio della sua avventura. L'ascesa e permanenza sono dovute più alla debolezza e connivenza della sinistra che alla disperata adesione della destra, non dimentichiamo che ha sdoganato i fascisti, se Fini ha potuto cambiare moglie e partito lo deve a B, se è arrivato come Bruto al terzo scranno parlamentare lo deve solamente alla antica furbizia di Berlusconi, smarrita in un casino di escort e mezze tacche. Napolitano è diventato assieme a Draghi il grande croupier del casino italia, i topini si danno alla fuga e chiedono riparo nelle tane vicine, succede sempre all'arrivo delle tempeste, l'impressione che si ricava è che l'approvazione del maxi-emendamento rappresenti la lettura del testamento berlusconiano, poi arriverà Letta che metterà d'accordo il nipote prediletto con Casini, i democrat non contano un ca..sembrano tutti i gnassini a Rimini, gli altri faranno qualche movimento contrario giusto per decenza, poi s'arrenderanno, la continuazione della legislatura per congiungere i diritti acquisiti prevale su tutto. L'Italia è salva?
P.S.
Melucci è assessore regionale al turismo, peccato non esista più il nostro.
