mercoledì 9 novembre 2011

Riccione e Trc

La discussione sul futuro dell'Agenzia Fabi è strettamente legata alla questione Trc sia sul piano realizzativo che gestionale, la ricaduta economica dell'Opera Stupida impone però che da domani ognuno pagherà in quota parte, tradotto in riccionese, vuole dire che devono scordarsi gli sconti del passato e quindi per i maggiori oneri saliti ormai a quasi il doppio della cifra originariamente prevista, gli sfigati cugini dovranno aggiungere una cifra superiore ai 30 milioni. Come farà Pironi a raccontarlo ai soci elettori della Polisportiva? Aggiungiamo per aumentare la paura che non potendo certo rinunciare alla Linea 11 i riccionesi dovranno spesarla interamente in quanto per gli accordi contrattuali stipulati con la regione, la linea in tutto od in parte non può più essere sovvenzionata con i contributi del trasporto pubblico al momento dell'entrata in servizio del Trc. Non ci vuole la maga degli ombrelloni per capire che il Sindaco rappresentando gli interessi della Perla e non quelli di Vitali&Fabi entrerà in decisa rotta di collisione con l'apparato democrat, legato a filo doppio alla monorotaia della morte per debiti. La strada per uscire da questo imbuto pieno di mutui e corte dei conti è quella del referendum, uno strumento democratico per evitare richieste di risarcimenti milionari, il Pd lasciato solo dagli alleati ne esce male, non si devono preoccupare il merito non è certo stato del Pidielle, Renzi quattro mesi addietro era favorevole, voleva solo passasse anche dal Borgo Marina.