martedì 15 novembre 2011

Ferrara


L'unica opposizione in Italia sembra affidata alla taglia large di Ferrara, il coro unanime e vergognoso dei giornali di proprietà bancaria (tutti), viene contrastato solo dalla voce potente ma solitaria del direttore del Foglio di famiglia. Un'altra anomalia italiana, il padrone si arrende alla potenza del fuoco nemico ed al deprezzamento di Mediaset, lasciando il coraggioso dipendente, demolitore di professione, a difendere la democrazia. Le ragioni addotte sono condivisibili, l'esproprio subito dal Parlamento non è un aspetto secondario nella vicenda italiana, per la prima volta verrà votato da quasi tutti un governo con Premier e Programma dettato da altri. Non poteva finire che così, non ci sono vincitori, perfino un finto dimissionario come Fini non riesce a cantare vittoria, la componente sdoganata si è divisa tra quelli che hanno tradito prima e quelli che lo faranno dopo, il prezzo maggiore è destinato a pagarlo il Pidi, ha movimentato con spese enormi, difficili da ristorare con le feste, l'apparato per qualche lieve sacrificio minacciato, il prossimo Decreto Monti prevederà un salasso a carico di operai, impiegati, pensionati mai imposto nel passato. Reintroduzione dell'ici, pensionamenti, patrimoniale, riguardano tutti, il prezzo da pagare sarà enorme, sembra davvero che qualcuno abbia voluto una sceneggiatura tragica per fare pulizia delle rappresentanze politiche ed avere mani libere. E' vero che un Paese come l'Italia si merita i rappresentanti che abbiamo eletto, la veritade montiana si misurerà nella cancellazione dei privilegi politici, tutti. La soddisfazione degli amanti di Repubblica è stata quella d'insultare un legittimo rappresentante del popolo, se gli sputi valevano la posta in gioco, benissimo, vi vogliamo rivedere tra poco con bandiere cigielline protestare contro i sacrifici che i banchieri di Francoforte e Bersani ci imporranno.