giovedì 3 novembre 2011

Se Non Ora Quando

C’è un solo modo per giudicare i comportamenti e le decisioni dei politici: misurare le conseguenze che ne derivano. Combattere battaglie di principio, attenersi scrupolosamente alle regole dell’appartenenza politica, significa arrendersi agli eventi, lasciare che si evolvano nel modo peggiore, anche se si sa che travolgeranno tutto e tutti”. Seguendo questa considerazione di Jacques Attali, avrebbe perciò fatto bene, MrBilancio, Emiliano Righetti, prossimo a lasciare, a gennaio, dopo 36 anni di dominio assoluto sui conti del Comune di Riccione, il “suo mitico” posto all’arrivo di un’arcigna manager modenese, che dicono anche, di forte e ambizioso temperamento, a sottolineare, nero su bianco, e dopo aver, sembra con un massiccio ab-uso di energiche dosi di ingegneria contabile e creatività finanziaria, chiuso, il Bilancio 2011, che per ri-modulare e rendere pienamente sostenibile, il Bilancio 2012, occorrerà, questa volta, mettere in campo più consapevolezza che immaginazione, più pragmatismo che utopia. Le raccomandazioni di MrBilancio, si dice siano semplici e nello stesso tempo allarmanti. Semplici perché MrRighetti, sembra abbia detto, all’ex Nazareno, chiaro e tondo, che la situazione economica e finanziaria del comune di Riccione gli impone di riporre, il più presto possibile, ogni più piccolo sogno di grandeur, e lo invita a rivedere, tagliandoli, senza ulteriore indugio, gli investimenti azzardati e le novità insostenibili che hanno in questi anni e mesi appena passati riempito la sua irrefrenabile retorica e la sua bulimica ambizione e trasferire ogni attenzione e impegno al welfare e all'amministrazione dolce della città. Allarmanti perché MrRighetti, da vecchio burocrate sapiente, sembra sappia benissimo che, per farlo, l’ex Nazareno ha di fronte chiari e responsabili comportamenti da attingere e alcune decisioni, con determinazione e coraggio, da prendere, per evitare che siano gli eventi a travolgerlo. Ancora più allarmanti perché MrBilancio si dice sappia altrettanto bene che l’exNazareno, tutto vorrà fare meno che seguire i suoi, solo oggi e per fine mandato, saggi consigli. Altrettanto bene perciò ha fatto anche l’inaspettata uscita “di senno” del neoAssessore al Bilancio, DevotaVaro, che con disarmante schiettezza, riconosce, senza la pur minima esitazione, che la partita del TRC, ancor più degli stessi debiti del Palazzo dei Congressi, è insostenibile per il Bilancio di Riccione, (checché ne dica il presidente della Provincia Vitali a cui qualcuno farebbe bene a chiedere conto e riscontro delle sue improvvide dichiarazioni che ha rilasciato oggi al RdC, sulla sicura e già contabilizzata sostenibilità dell’investimento dei costi e dei forti rincari del TRC, da parte dei Comuni di Rimini e di Riccione), mettendo su questo disastro annunciato e in modo definitivo una ulteriore parola di chiarezza. Per cui, vale ancora e fino allo spasimo continuare a dire che insistere sul TRC, per principio o per imposizione, senza provare a trovare una exit strategy (Bologna docet) è, da tutti ormai, considerato, da irresponsabile. Talmente irresponsabile che tutta la città e tra questi, lo stesso rinsavito PD o almeno larga parte di esso, alleati e cespugli, molti suoi nuovi o ex collaboratori, amici della prima ora e delusi sostenitori, e non più e non solo quindi i NO TRC, invitano quotidianamente, l’exNazareno ad agire. Ma al di là della scelta sul che fare del TRC, talmente screditato che ormai la sola Ditta Vitali&C lo crede ancora possibile, ci sarebbe “dell’altro” nelle raccomandazioni di MrRighetti e su cui indubbiamente si misureranno le prossime scelte politiche ed amministrative dell’exNazareno. C’è che l’exNazareno, alla ricerca di “magna belevontia et caritate consensio” va dicendo negli incontri con la città che i pesantissimi tagli dei trasferimenti statali rischiano di mettere in ginocchio la città e lo obbligano a trovare energie e risorse, costringendolo, nolente, ad introdurre nel 2012 nuove tasse ed ad inasprire alcune imposte. E non fa mistero a preannunciare l’introduzione della Tassa di soggiorno, destinata, a suo dire ma assai impropriamente, ad abbattere il granitico debito del Palazzo dei Congressi e a prospettare l’aumento dell’addizionale Irpef che vorrebbe, si dice, portare, addirittura, dall'attuale 0,2% allo 0,8 % per aver modo e certezza di poter mantenere eccellenti, come è giusto che sia, i servizi di Welfare e di gestione del decoro urbano. Il suo piagnisteo, accolto con evidente fastidio dalle persone che vanno ad ascoltarlo, nei suoi incontri con la città, ma anche dagli stessi, con viva e attenta preoccupazione e vera e sincera partecipazione, gioca con le carte del risentimento. Annuncia infatti i tagli pesantissimi ai trasferimenti statali per allarmare tutti, scaricando così, sul Governo, di certo colpevole, ogni possibile responsabilità, per aver modo di trovare consenso a scelte che si preannunciano destabilizzanti e impopolari, ma a suo dire oltremodo necessarie. Lo stesso Braccobaldo, a margine di una povera e quasi deserta riunione di Maggioranza, convocata per trovare sinergia e consenso su questo dire, oggi ha detto che i cittadini devono capire che non c’è scampo, occorrono sacrifici. Punto. Anche qui, fermo restando che MrBilancio sembra non si sottragga per nulla all’annotazione che i drastici ed indiscriminati tagli del Governo preannuncino la necessità di nuove entrate a copertura del mancato contributo, visto anche che il binomio multe&cemento non assicura più le risorse necessarie, egli, mi dicono, che nelle sue raccomandazioni, proverebbe però a ricordare all’exNazareno e di relato quindi anche al fido Braccobaldo, che i tagli dei trasferimenti per il 2012, che si aggiungono ai tagli del 2011, non sono in realtà altri 2 e oltre, milioni di euro così come egli paventa e ha paventato negli incontri con i cittadini, e nelle puntuali interviste, ma di “soli”, si fa per dire, naturalmente, 816 mila euro. Ed è qui che MrBilancio, sembra che, per scongiurare il deflagrante e contestatissimo aumento dell’addizionale Irpef, contestualmente all’introduzione, dell’ormai assodata, tassa di soggiorno, e a completamento di quella provvida e necessaria quanto ineludibile azione di lotta all’evasione fiscale che all’exNazareno fa mostrare il petto, gli abbia consegnato, all’interno delle sue formali raccomandazioni, una concreta e possibile lista, sicuramente molto precisa ed articolata, per ovvia scienza e sapienza, di tagli, sprechi e spese inutili e improduttive. Con particolare enfasi, sembra gli abbia, nella lista, tra l’altro, anche indicato i troppi soldi che vengono ormai annualmente rimessi, con poca soddisfazione e corrispondenza, alle numerosissime partecipate e le svariate consulenze che come impetuosi ruscelli in piena, vanno ad alimentare come in ogni tempo il mare magnum della prossimità. Invitandolo quindi, qui ed ora, ad agire, con estrema decisione, per aver modo di rientrare così, perché secondo lui possibile, di gran parte del mancato importo dei trasferimenti statali. Un modo come un altro anche per dirgli, se non ora quando!?
alberto nardelli