giovedì 3 novembre 2011

Vogliamo Lavorare

Non è l'appello di lavoratori licenziati, cassintegrati, precari ma dei consiglieri comunali riminesi stanchi degli ordini del giorno, interrogazioni, mozioni che dall'inizio della legislatura riempiono le convocazioni, senza mai affrontare un serio argomento. Un lamento bipartisan che vede Bertino Astolfi farsi portavoce dei disagi che sconquassano la squadretta democrat, non essendo formalmente nella rosa, se lo può permettere, in realtà il gioco è un altro, quello che vi abbiamo spiegato ad noiam, si tratta di indebolire il Giovane fino a renderlo più malleabile, meno ostile ai grattacieli, in palio ci sono gli equilibri interni al partito, Zerbini che in quanto ad astuzia è nato imparato da Vichi, si è recato in perlustrazione al Big Bang, farà il battitore libero in quota rottamatori, non riuscendo a fare il segretario comunale. Tocca al curiale Angelini, uno schema talmente stantio che non vale la pena rilevarlo, ci spiace per Mattia Morolli, stare troppo vicino a Gnassi non porta bene, deve imparare dall'altro viserbese a tenere i piedi su due staffe urbanistiche. Leggere che il Giovane avrebbe problemi ad arrivare al panettone non è un bel segnale, sono notizie che non provengono certo dall'opposizione(?) pidiellina ma spifferi della federazione diventata un covo ostile al Sindaco. Ci permettiamo di rivolgere sentiti complimenti per l'ultima uscita della Emma, dal tenore possiamo affermare che è tutta roba sua, un manuale di piccole banalità contabili sfociate in affermazioni propagandistiche anni 70. Assimilare la maggiore spesa corrente alla qualità e quantità dei servizi significa non avere mai letto un bilancio, quando si compiono operazioni come seminari, trc, palas e consulenze milionarie, la decenza imporrebbe il silenzio. Non è il suo caso