venerdì 25 novembre 2011

Gli Sprechi

Dobbiamo ancora abituarci al clima che stiamo respirando, sarà un ritorno ai momenti difficili del dopoguerra, se riusciremo a salvarci non è detto però che la rivoluzione sociale che ci attende sia un male. E'inutile nasconderlo in proporzione pagheranno i soliti molto più delle centinaia di migliaia di imboscati, elusori, evasori, compilatori di isee false e..beneficiati dalla politica. Perfino i neonati giornali gratuiti, non definibili d'opposizione, scoprono che chiedere ai genitori di trasformarsi in frati cercantoni per mettere le tende nelle scuole, significa che la sirena dell'allarme civico è suonata da un pezzo. Sono segnali inconfondibili di quello che ci aspetterà, sentirsi chiedere sacrifici dall'Azzurro Caltagirone o Bersanetor è più disdicevole che lottare contro i pochi che B ha imposto prima d'andarsene, preoccupato per la salute della holding familiare, siamo convinti che nei patti firmati ci sia anche l'impegno a non accanirsi contro Mediaset. Tornando nella Città consegnata senza alternative ad un Giovane che aveva studiato intensamente fin da bambino per l'alto incarico, l'atto elettorale doveva rappresentare una speranza per il futuro, parametrata ai disastri del recente passato sarebbe stata sufficiente una normale condotta per sembrare miracolosa. Una condizione invidiabile sprecata in pochi mesi, fino al punto di diventare oggetto di malcelata derisione. Se dovessimo pubblicare tutti gli aneddoti, veri o gonfiati che lo riguardano la figura di me..intascata nell'esibizione alla Tv di Casa, diventerebbe uno show. Abbiamo già riferito che addossare tutte le colpe di un silenzio amministrativo prolungato alla congenita debolezza del primo attore è cosa ingiusta, siamo ben lieti per normale obiettività di dividere il prezzo con altri, non tanti, ma ci sono. Scegliere per affermare una rottura con il passato una Vice di quella natura e composizione è suicidio politico, quando si è apprezzati dal Compagno Mangianti sarebbe già solido motivo per le dimissioni, contornarsi di personaggi scelti con accurata precisione in mondi che non hanno niente da spartire con il pubblico amministrare è masochismo reiterato, consegnare in quelle mani il destino di una città, dimostra che il resto è poca cosa. Il suo nemico lo ha lasciato fare, lo conosce come noi, ab infanziam, sapeva che si sarebbe crogiolato giorno dopo giorno a fuoco lento sul carbone dei debiti e delle responsabilità. Se non fosse il Sindaco della nostra Città, potremmo dire che la bike l'ha voluta, dietro ci siamo anche noi.