giovedì 17 novembre 2011

Da Riscrivere

Nella storia di B, da riscrivere, un posto particolare lo meriterà la figura di Tremonti, ammettiamo di avere avuto un debole per il personaggio, oltre al pessimo carattere ha dovuto chiedere asilo politico alla Lega per affrontare l'avversione nei suoi confronti della componente del debito pubblico, alla quale è giusto concedere le colpe maggiori per quello che è successo negli ultimi anni, nel 2008 il Cavaliere aveva una prateria di fronte con la più grande maggioranza numerica del dopoguerra. Ad ogni elezione s'impadroniva di qualche pezzo di territorio, un'armata invincibile, come fare per affrontarla e demolirla? La prima avvisaglia della vincente strategia, è collocabile nell'intervista alla Veronica che il partito di Repubblica naturalmente confezionò, facendo passare la signora come una vittima delle pulsioni erotiche del virile marito, alcuni pensarono fosse una mossa astuta per l'imminente separazione, non concordiamo, era l'inizio della guerra delle foto, intercettazioni, pedinamenti, campagne mediatiche possenti. Non abbiamo mai capito come un uomo con i suoi poteri legittimi e segreti non avesse intuito cosa stesse succedendo, sembrava quasi volesse sfidare nemici ed amici a colpi di puttane. Quando Famiglia Cristiana lo bollò come impuro, per lui è stato l'inizio di un lungo calvario, non esisteva nessuna possibilità di perdono per un peccatore politico. Il capitolo Fini fa parte della strategia interna, lo sdoganato e probabile delfino, aveva capito a quale fine sarebbe andato incontro il Cavaliere, cercò con un gesto di eutanasica furbizia d'accelerare la morte. Quando il nostro idolo disperatamente contrastava il fortissimo partito del debito presente negli aennini, allevati e culturati ad assistenzialismo destrorso, venne indicato tra le cause del fallimento del governo. I tagli annunciati in extremis, sul letto di morte saranno piacevoli misure al cospetto del menù della Goldman Sachs Band, benedetto ed augurato da tutti, in particolare le banche italiane in odore di default. Esiste un vincitore, sentiamo il bisogno d'individuarlo, si chiama Casini, la sua benedizione significa che anche OltreTevere il cattolico Mario è salutato con cerimonie auguranti. Ne riparleremo anche domani, c'è da commentare la foto dei 17 giovani ministri, non scateneranno gossip, sarà l'argomento dei prossimi due anni. Passati mille giorni esposti alla sonnifera voce del nuovo professore, si terranno le elezioni, i seggi saranno nelle filiali bancarie, voteremo Matteo da Firenze, almeno fa ridere.

P.S.
Hanno depredato l'amico Raffi