venerdì 12 ottobre 2012

Quotata

Era scontato che dopo l'articolo critico di Vitali su Hera, uscisse, il giorno dopo, il Gemello Gnassi. Quando è nato il Gruppo Hera i due erano distratti, facevano altre cose, uno badava i nomadi, l'altro francamente non ricordiamo se fosse in Regione o Provincia, nessuno ipotizzava che potesse perfino diventare Sindaco. In ogni caso del loro contributo anche critico non abbiano ricordi, come di tante cose successe in quel periodo, erano comparse pagate. Non sanno che, oltre ad essere un covo di margheritini e diessini in aspettativa mentre consigliano il Giovane, è società quotata in Borsa, significa per organizzatori di feste e compilatori di omelie che deve soddisfare il capitale investito, che poi gran parte sia ancora pubblico non significa che debbano per forza rimetterci. Dobbiamo dire che in regime di fortissimo monopolio diventa quasi impossibile non produrre utili ma quando si hanno alcuni ottimi dirigenti e amministratori la cosa diventa più facile. Cito per tutti il nostro concittadino l'Ing Claudio Galli ed il Presidente, due personaggi alla Marchionne, senza abusi del ruolo e molto parchi nei giudizi su Firenze. Disquisire sui guadagni sembrano patacate riminesi, non avere il coraggio di convocare un Consiglio Comunale e farlo solo su costrizione per avvallare una operazione che sul piano societario è ineccepibile ma cozza contro i dettami refendari. I Gemelli non sapevano quando sono andati a votare che la nostra Acqua l'abbiamo venduta? Chiedete a Bernabè forse è in grado di spiegarlo

P.S.
Chissà come sarà contento Papà Vasco della bocciatura in Consiglio