martedì 16 ottobre 2012

Comunicato BMIM

Gent.mo Direttore di Hera Rimini (e pc. Sindaco Gnassi,assessore Visintin,dr. Stambazzi e ai quotidiani locali)

Quando un giorno, che si spera non tanto lontano, Rimini potrà nuovamente essere considerata la prima città balneare d’ Italia ,perché dotata di un sistema fognario e depurativo capace di non inquinare “mai” il nostro Mare, sicuramente qualcuno ,con animo sereno, scriverà la storia del Sistema Fognario Riminese ,dal dopoguerra ai giorni nostri con le sue luci e le tante sue ombre. Intanto come Associazione attendiamo che si inizino i lavori programmati e condividiamo quanto il nostro Sindaco(delle fogne) Gnassi e il capogruppo consigliare del PD ,Agosta, hanno chiesto, in consiglio comunale, all’ azienda Hera di non pensare solo alle fusioni societarie ma di impegnarsi con maggiori investimenti per risolvere questa problema che non è solo della città di Rimini ma di tutto il territorio interno e collinare. Dal momento che Hera, almeno ufficialmente, tace allora vorremmo contribuire al dibattito formulando alcune domande con la speranza di ricevere adeguate risposte. 1)Sappiamo che se “Piove con bassa intensità”( non più di 4/5 volte la portata) il nostro sistema fognario a rete mista riesce a portare sia i liquami che l’acqua di pioggia al depuratore e quindi Hera non solo depurerà qualche cosa che non avrebbe necessità di essere depurata ma applicherà anche una tariffa all’utenza, sicuramente superiore a quella che si matura se venisse depurato solo il liquido di fogna. 2)Al contrario se “Piove con una certa intensità” il nostro sistema fognario a rete mista va in tilt e per evitare maggiori problematiche ,sia durante il periodo di balneazione che in altri periodi dell’anno,si scarica tutto in Mare, sia liquami che acqua piovana. In questo caso Hera non svolge la sua funzione di depurare e come in tutti i mancati servizi l’utenza dovrebbe subire una riduzione della bolletta . 3) Un nucleo famigliare di quattro persone ,con abitazione provvista di vasche biologiche (imhoff) trattiene i liquami prodotti, senza riversarli mai nel sistema fognario a rete mista cittadino, però , ogni 24 mesi circa, è costretta ad utilizzare un servizio di autospurgo che verrà a prelevare i liquami dietro un compenso di circa 200 euro più Iva. Pensiamo che questa famiglia e tante altre,sempre provviste di vasche biologiche, dovrebbero pagare una tariffa inferiore rispetto a quelle che ne sono prive. Abbiamo espresso questi tre semplici quesiti per sapere se stiamo sbagliando noi oppure se Hera si debba sentire in dovere di devolvere quanto ha risparmiato e sta risparmiando, nella sua attività di gestione dei rifiuti, a favore del territorio riminese.
Cordiali saluti Dr. Sergio Giordano – Presidente dell’Associazione Basta Merda in Mare