giovedì 25 ottobre 2012

In Che Mani

Leggere le uscite estemporanee dei vari assessori è pruriginoso ed irritante, costringono ad amare riflessioni ed una scontata conclusione: in che mani siamo. Assessore alla cultura, tutti sarebbero d'accordo nel concedere adeguato spazio all'anfiteatro anche con l'onere di trasferire l'Asilo Svizzero, non può essere frutto di una nottata al pub ma l'epilogo di una sana programmazione. Lo capirebbero anche i bambini non svizzeri che occorre una pianificazione ed un pacco di risorse per sistemare le cose. Per quanto riguarda la benemerita struttura non vorremmo essere nei panni dei genitori attuali e futuri, questa giunta non sembra avere feeling con gli edifici scolastici, sono più bravi con il pesce azzurro. Facendo finta, fino al termine dell'articolo, che la boutade abbia qualche possibilità di realizzarsi, siano costretti a ricordare all'allegra corrida che oltre al recupero dell'anfiteatro ci sono anche le mura che si affacciano sulla via Roma, solo pochi giorni fa abbiamo letto soluzioni molto diverse per l'area delle ex deposito delle Padane. Da quello che ci risulta, la regione proprietaria dell'area ha deciso di cedere a costo zero il terreno solo in presenza di un progetto più ampio, significa in quella zona, una sintonia con le aree ferroviarie per creare il famoso nodo intermodale, modificare la prevista scheda di P.R.G, compreso il folle tunnel sotto la stazione. Cosa concediamo in cambio a Moretti Rfi dal momento che deve fare cassa con le aree dismesse? Affermare che le vogliamo gratis permette una bella figura, senza concludere niente. L'auspicata riqualificazione di quel'area compreso il piazzale Clementini deve coinvolgere il centro storico, passando dal piazzale Gramsci. Abbiamo disegnato il Piano Strategico per il Centro della Città, senza essere ermetiani rinchiusi nella clausura del Forum.