mercoledì 3 ottobre 2012

Senza Rimorsi

Caro Lugaresi.
Apprezzo molto la tua testata, ma, come ti ho anticipato al telefono, qualche volta bisognerebbe cercare di uscire dagli angusti limiti provinciali. In cui comunque riesci a fare il massimo. Ma non basta. Non basta più. Occorre spingere gli occhi al mondo globalizzato o, almeno, ai protagonisti “nazionali” di questo per capirne schemi e fini e, se possibile, (così è almeno per me e lo è sempre stato) contrastarli. Il loro “daimon” non è il nostro e avendoli conosciuti, preferisco combatterli. Io, per lo meno non avrò rimorsi (o troppi rimorsi). Così spero. Per “scendere nel concreto” (come avresti detto tu nell’antico PCI) ti segnalo la dichiarazione di oggi della Christine Lagarde direttrice dell’FMI che ha detto riferendosi all’Italia: “...Si può ridurre il debito anche senza crescita...”. Sembra strano dopo che fino a pochi giorni fa si diceva (e lei stessa diceva...) che con le manovre di tagli si sarebbe (miracolosamente) rimessa in moto una crescita impetuosa. Due settimane fa Monti arrivò a dire: “La crescita c’è già... la crisi è finita...è che non ce ne accorgiamo...”. Cosa è successo? Molto semplice: questi profeti del nulla, questi professori che non sanno niente e niente perciò possono insegnare, si sono accorti che non solo non vi sarà nessuna ripresa nel 2013, ma neanche nel 2014 o 2015. Tutti gli elementi in nostro possesso lo dicono fin dal 2007. Quindi la Lagarde richiama alla possibilità, che è un dovere, di pagare i creditori, cioè loro... anche quando redditi e valori patrimoniali si riducono. Come? Aumentando le imposte e privando i risparmiatori dei loro ultimi risparmi. I piccoli ovviamente. I grandi sono già altrove ... . Al sicuro. Solo capendo questo si comprende il continuo richiamo agli effetti della “crisi” come quelli di una guerra mondiale. In effetti la guerra (la prima in particolare) produsse l’effetto voluto. Si azzerarono i risparmi piazzati nei titoli di debito emessi per far fronte alle spese militari e si impoverì l’allora “classe media”. Ora l’esperimento verrà rifatto (e riuscirà) “al quadrato”. E pochissimi, alla fine di questo gioco a somma zero, avranno tutto e moltissimi nulla, essendo stati espropriati di tutto. L’era dell’oro (come la chiamò l’appena defunto Gore Vidal e come l’analizzò Eric Hobsbawn, morto appena nominato, Lugaresi non vuole più essere citato) o , più esattamente del welfare, sta finendo e lo vediamo tutti sotto i colpi delle Lagarde delle Merkel e dei Monti. Nonchè di mille e mille servitori capaci, come i commensali di don Rodrigo, a cominciare a dir di sì alla minestra e continuare fino al dolce. A proposito di guerra. Tu sei andato a sbirciar le pagine del “vecchio Rimini Politica/Osservatore Italiano” e quindi sai che (diciamo un annetto o due fa) ne avevo prevista una per la fine di quest’anno. Ieri alle Nazioni Unite (dopo lo show non ben riuscito di Netanyahu con la foto della bomba di Will Coyote), forse il termine è stato spostato di tre/quattro mesi. Ma ci sarà. E, contrariamente a quello che pensano Monti, Lagarde, Draghi, Rehn ecc. non sarà uno scherzo. Un attacco all’Iran ci sarà, ma non porterà buoni frutti, e, pur essendo sicuramente un elemento di distrazione di massa, questi apprendisti stregoni, su certe cose, sono troppo apprendisti e poco buoni stregoni per poter riuscire a creare un “nuovo ordine” mondiale attraverso la guerra. “Questa” guerra che resta una cosa terribilmente seria (ovviamente anche “giusta” e “santa”). In questo ha ragione l’odiato Putin. Tanto odiato da far pensare che lo sia, più che altro, perchè dice la verità. A proposito di 2014 e 2015, per chi non ci credesse, è bene che legga un articolo di oggi di “Le Monde” ove il capo redattore dell’economia dopo aver auspicato caldamente per l’Italia la “riedizione” di Monti in un “Monti bis”. Afferma anche che il governo tecnico è stato “abile” nel “traslare” a dopo le elezioni gli effetti maggiormente recessivi della propria politica. Tali effetti si manifesteranno in tutta la loro ampiezza nel 2013 ma soprattutto nel 2014 (70 miliardi di euro circa) e 2015. (81 miliardi!). Avete capito come lo definisce? “Abile”! Ma questo, oltre che sull’assoluto cinismo dei “bilderberghiani”, la dice lunga sulla “ripresa” e sulle prospettive degli ormai fatidici 2014 e 2015 (il 2013 checchè se ne dica è già “andato”...) e la dice lunga sul perchè i “signori della guerra” e “della finanza” (che poi sono gli stessi) vogliono proseguire la “dittatura tecnica” per i prossimi cinque anni in Italia. E qui mi fermo. Un’ombra sinistra più grande e pericolosa di quella che predissi nel 2008-2009 si allunga sulle nostre vite e, peggio ancora, su quelle dei nostri discendenti. Chi ne ha. Anche Rimini, pur con tutta la sua m... in mare, il crollo turistico, le performances alla saraghina non potrà evitarne l’impatto. E’ ora che ci pensi. Se non altro perchè almeno i più intelligenti, non abbiano, come ho detto per me, rimorsi. Con stima. 
Il Cancelliere

P.S.
Squinzi firmerebbe per una ripresina nel 2015.