mercoledì 31 ottobre 2012

Dal Campo Nemico

"I voti di Grillo conquistati a sinistra" Gli esperti del Cattaneo, l'istituto di ricerche bolognese hanno analizzato il flusso di voti confrontando l'ultima tornata elettorale con quella per il sindaco di Palermo. "Meno rilevante il flusso proveniente dal centrodestra". Dai dati si vedono gli effetti dell'astensionismo, vero "vincitore" di questa sfida: il Pd ha dimezzato i voti (da 505mila a 257), tonfo del Pdl (da 900mila a 257mila). Provengono soprattutto dall'area di sinistra e di centrosinistra i voti conquistati dal Movimento 5 Stelle alle elezioni in Sicilia, vinte da Rosario Crocetta. Gli stessi voti che hanno permesso ai grillini di diventare il primo partito dell'isola. E' quanto emerge dall'analisi dei flussi di voto effettuata dall'Istituto Cattaneo di Bologna. Che, però, ha decretato come vero "vincitore" l'astensionsimo, visto che ha falciato i risultati di tutti i partiti, facendo registrare dei crolli clamorosi, come nel caso del Pdl che ha perso due terzi dei voti. Gli esperti dell'istituto di ricerche del capoluogo felsineo hanno confrontato i dati delle elezioni di domenica con quelli delle ultime elezioni comunali di Palermo. Dall'analisi dei flussi, emerge che la maggior parte dei voti conquistati dal Movimento 5 Stelle provengono in prevalenza da tutte le componenti della sinistra e del centrosinistra. Molto meno rilevante, invece, è il flusso venuto al movimento di Beppe Grillo dal centrodestra: sono solo le componenti dell'Udc e del Terzo Polo, il cui elettorato - sostengono i ricercatori dell'Istituto Cattaneo - potrebbe essere rimasto disorientato dai cambiamenti di collocazione politica tra le due elezioni, a fornire un flusso di una certa consistenza verso il Movimento 5 Stelle. L'astensionismo ha penalizzato tutti i partiti, eccezion fatta per i 5 Stelle. Il dato, secondo lo staff di ricercatori coordinato dal professor Piergiorgio Corbetta, è visibile facendo un parallelo fra le regionali del 2008 e quelle di domenica. Il Pd, ad esempio, è passato da 505mila voti del 2008 a 257mila con un quasi dimezzamento dei consensi. Va addirittura oltre il dimezzamento l'area della sinistra radicale. Nell'area della sinistra l'unico partito che ha guadagnato è stato l'Idv, con 18mila voti in più: una magra consolazione, visto che i dipietristi non sono entrati nell'Ars, nonostante le aspettative dopo l'elezione di Leoluca Orlando a sindaco di Palermo. Il collasso maggiore, tuttavia, lo ha avuto il Pdl, che ha perso quasi tre quarti del proprio elettorato passando da 900mila voti, a circa 247mila. Il discorso cambia poco, se a questi si aggiungono i voti che nel 2008 prese la lista "Lombardo presidente" (119mila), in rapporto a quelli raccolti da "Musumeci presidente" (107mila). Perde 129mila voti (-38,3%) anche l'Udc. L'unica lista che cresce è il Movimento 5 Stelle: nel 2008 era presente la lista Amici di Beppe Grillo che non andò oltre i 46mila voti, che domenica sono diventati 285mila. 

repubblica.it