lunedì 22 ottobre 2012

Caffè delle Rose

Ancora una volta Mussoni ha giustamente preso le distanze dalla vulgata giornalistica che in spiaggia è tutto un casino, declarata dall'assessore al Demanio con l'appoggio dei bagnini e baristi di Rimini sud. Le ragioni di questa interessante dicotomia che si era evidenziata già prima della stagione balneare, trovano conforto nel panorama della Spiaggia di Rimini Nord, dove, salvo i due casi di MarinaGrande e Tamarindo (visti come il fumo negli occhi da Mussoni), le strutture sono quelle orribili di sempre, senza aggiunte però di tettorie, pavimentazioni, piattaforme, bar triplicati, tipiche del sud, che le rendono peggio. Le conclusioni di Mussoni sono corrette, chi ha fatto il furbo non può carobbiare e tirare dentro gli altri, compresi i bagnini che hanno compiuto tollerabili abusi. Questo è il quadro di riferimento, lo diciamo anche per il concorrente alle primarie cittadine che ci sembra smarrito nella sabbia degli abusivi, ci segua, correrà meno rischi e figuracce orali. Giorgio Mussoni ha ragione, come abbiamo spiegato in precedenti articoli, tutto ruota attorno a tre questioni:  1) A fronte di un reato accertato, c'è l'obbligatorietà del perseguimento, senza alcuna possibilità di dilazionare nel tempo. 2) Aprire tavoli a livello locale (stile Visentin) su dettami normativi nazionali è solo perdita di tempo. 3) In altri parti del territorio si è agito con informative di reato e dopo le previste ingiunzioni di sgombero, tutto è stato rimosso. Se qualcuno voleva conoscere la situazione poteva approfondire le cose da noi rivelate, ci aspettiamo un sussulto della politica non legata a nessun carro sabbioso, parliamo del M5Stelle, vi avevamo concesso un assist per un gol facile nella porta sguarnita dei gnassiani, la difesa messa in campo vacilla, la paura di qualche iniziativa, in verità molto lontana, li rende nervosi. Sono indecisi tra il contraddire una categoria protetta in termini bipartisan e l'ansia di dimostrarsi eticamente affidabili, le primarie incombono, non si devono scontentare i bagnini che hanno votato quasi in massa il Giovane. Qualche giorno fa, ha chiuso un locale come il Caffè delle Rose, nessuno si è posto il problema che salvando la tettoia abusiva, si salvava il locale simbolo, non abbiamo visto tavolini apparecchiati per discutere del caso e delle centinaia presenti sulla terra ferma, lo diciamo per quei cittadini imprenditori di serie inferiore che si vorranno vendicare alle prossime elezioni, non mancherà molto.