domenica 21 ottobre 2012

Essere o Apparire

La differenza tra l’essere e l’apparire è enorme; è come quella che passa tra il dire e il fare. Qui però non c’è di mezzo il mare, ma la vita di una città: la nostra! Abbiamo detto fino alla noia che il nostro sindaco vive di immagine e di slogan che, è assodato, non portano a nulla se non all’organizzazione di qualche festa ricoperta ormai di anatemi episcopali. Se ci aggiungiamo poi che la tendenza è quella di dare sempre la colpa a qualcun altro, ecco che si forma il cocktail esplosivo della cattiva amministrazione. Il puntino sull’asse dell’Adriatico, la Friburgo italiana, sono da sempre slogan onirici che vengono smentiti dai quotidiani locali che riportano, ogni giorno, episodi di malavita sempre più radicata e sempre più efferata. Non più solo nelle oscure zone periferiche, ma nel cuore della città, in centro storico e a marina centro, si verificano rapine, pestaggi, auto incendiate, spaccio e disordini. Il lungomare pullula di prostitute svestite a festa e trovare qualsiasi tipo di droga nei locali della movida è facile come bere uno shortino. Prima della pessima immagine che diamo di Rimini ai nostri turisti, in questo caso viene la sicurezza dei cittadini. Sicurezza che sta venendo sempre meno. Persino l’ammiraglia dei quotidiani locali, da sempre morbida con il Giovane, non fa più copia/incolla con le veline provenienti dall’affollato ufficio stampa di palazzo: segno che qualcuno si sta incazzando per davvero. Quando non ci sarà più saraghina nelle gradelle, che città vedremo oltre al fumo dei foconi?