mercoledì 17 ottobre 2012

Fiction

Sono diversi i termini che racchiudono azione/atteggiamenti che non rispondono al vero: ipocrisia, inganno e..finzione. Il significato più calzante nel caso in questione ci sembra quello inglese racchiuso dal termine FICTION. L'invenzione di un mondo che non corrisponde alla realtà, il dogma sabbioso viene avallato e riconosciuto come vero. Partiamo dalle questioni più semplici: vi ricordate quando in maggio le opere abusive in spiaggia dovevano essere rimosse? Rimandati a settembre. Come canta stupendamente la Petitti, settembre è passato, nulla si è concretizzato, l'istallazione delle barriere è stato il sigillo ufficiale del "va bene così", comprese le stesse barriere non a norma. Qualcuno potrebbe obiettare che queste azioni le compiono i Signori della Repubblica Autonoma della Spiaggia, ma se a questa commedia partecipano le pubbliche amministrazioni che fanno finta di niente ed i media non riportano niente, allora significa che la Fiction è Bipartisan Production. Per alzare il livello della rappresentazione, parliamo della Bolkestein, al concetto sacrosanto che il rapporto tra pubblico e privato debba avvenire in termini trasparenti, si vuol contrapporre una direttiva italiana, i bagnini spazzano bene, se dai attuazione alle normative europee arrivano non meglio identificate mafie mascherate da multinazionali. Ovviamente le evasioni ed elusioni tipiche della categoria protetta sono peccati veniali al cospetto dei paventati occupatori. Non ti puoi azzardare a disquisire su quello che serve alla nostra spiaggia, sei perseguibile come fiancheggiatore, ci meravigliamo degli amici/semicompagni ciennea, non riescono per ragioni di bottega ad alzare il livello del confronto. La forza dei bagnini sembra quella ancora potente dei preti. Dove la Fiction supera se stessa e il sapere che tutto rimarrà immobile, arriverà un'altra estate, i turisti dell'est pagheranno 18 euro al posto delle vecchie 19, gli abusi sempre presenti fino al 2015, il motto delle menti pensanti del Sun è: più casino c'è, meglio è. L'unico assessore che ha avuto il coraggio (vero) di mettere le questioni in fila lo hanno cacciato su richiesta dei bagnini/chioschisti, stranamente d'accordo. Quello che c'è, urla che è un casino, sembra Moratti che loda la giustizia sportiva.