lunedì 21 dicembre 2015

Must go on

Lo spettacoloso Trc, purificatore della mobilità riminese, fatta di rotonde e cartelli indicanti la futura Aquarena, must go on. Non ci sono sindaci sulla strada, ruderi di case, tronchi di pini, frammenti di amianto che possano fermare la travolgente galoppata contro il tempo del giudizio..Associativo. Il 2016 sarà un anno decisivo per Gnassi e per la Città, nel frattempo tolta (forse) dalle sue mani patroneggianti. Mi spiace che le forze politiche che si dicono e forse credono di essere oppositive non abbiano capito la gravità della situazione. Il centrodestra, difficile ancora chiamarlo così, con una pur debole parvenza esistenziale, non sa uscire dal sac cagnoniano. Sono stati allevati e premiati come fedeli collaboratori dell'inciucio riminese, antesignano del Nazareno. A Rimini siamo stati i primi anche in questa "perversa" politica. Si ruba il voto degli elettori promettendo una collocazione poi con i 40 Giuda vai a rinforzare un Bulletto mai eletto. I giornali "americani" sono molto attenti agli spazi aerei della Turchia molto meno ai "ballottini" del nostro Parlamento. La metà degli eletti ha cambiato posizione. Tutti a gratis? Ormai la "pista protetta" da Dalprato è meta di viaggi della speranza. Le guide sono i giornalisti (?) del regime gnassiano educati con una full immersion della storia che parte però dal 2010. Su quello che è successo prima con l'Agenzia della Mobilità Fabi è scesa una "cappa" di silenzio come su tutte le incompiute riminesi. Sono in molti che cominciano a capire il perchè su troppe cose "non" si indaghi. Per i giornalisti dell'ordine riminese sono vietate le domande, sempre pensando che conoscano quello che viene loro mostrato. Potrebbero, gliela regalo io, fare quella da centodieci milioni: il costo (per ora) dell'opera buffa. Quanti passeggeri stima il grande Ingegnere, Direttore non per caso di AM, possono "alloggiare" nelle carrozze e che percentuale di "ristoro" ritiene possiamo avere? La regione ha già detto che non sosterrà il costo della Linea 11 e del Trc griffato Gnassi. Significa che nel bilancio di Brasini presto si dovranno chiudere una serie di servizi per oltre 6 milioni. Costerebbe molto meno cambiare Bilanciere e Sindaco. Un normale giornalista (Bertozzi), prima del viaggio istruttivo avrebbe chiesto un apposito documento in grado di spiegare i tanti dubbi aperti su quest'opera. Non esiste un progetto nel quale si definisca la riorganizzazione del Tpl dopo il Trc. Partendo dal destino della linea filoviaria. I numeri dei trasportati e relativi incassi fanno la differenza. Entrando negli aspetti infrastrutturali e partendo dal materiale rotabile, ossia i vettori, dopo il fallimento dell'azienda appaltatrice, che doveva fornirci un mezzo ancora da inventare, si è scelto di usare quelli ordinari. Non si capisce però e nessuno chiede se sono con motore a combustibile o elettrico. Ovviamente se si trattasse del secondo, serve una linea.. elettrificata. Se invece il nuovo giochino si chiama motore ibrido, ossia a scoppio che produce però corrente per alimentare la trazione elettrica, torniamo alle solite prese in giro. Più o meno è l'autosnodato a gasolio che gira sulla linea 11. Poi ci sarebbe da chiedere quanti sono, quanto ci costano, quale sia capacità e velocità. L'ingegner Dalprato parla di 11 minuti per raggiungere Miramare dalla Stazione di Rimini, Considerando che siamo più o meno ai due terzi dell'intero tracciato, con altri 7/8 minuti si dovrebbe arrivare a Riccione, la città dell'amianto su strada. In totale sarebbero meno di venti i minuti per vedere quel ca,..di Stazione riccionese, sempre senza capirne le ragioni. Significa avere diminuito di 5/6 i famosi 25 minuti  previsti nel progetto originario. State al giochino? Bene. Siamo al cospetto di una vera leggenda metro..politana. Calcolando che tra decelerazione e accelerazione, più la sosta, ad ogni fermata si consumano due terzi di questo tempo. Il conteggio poi dovrebbe integrarsi con il sistema dei blocchi automatici, essendo presente una solo linea di corsa per entrambe le direzioni. C'è qualcosa che non torna? L'importante è che venga finito, con uno spazio per il taglio del nastro, entro il 2016. Tengo per ultimo il tema delle stazioni. A Gnassi che non si era "mai" occupato prima (della Tosi) di questa questione, voglio ricordare che la sua "sparata" dei 2,5 milioni per decorarle, sarebbe utile collocarla tra le "temerarie". Una specie di Lungomare per beoti ma su pista. Nessuno ha mai visto i progetti "definitivi" di queste stazioni deserte. Si vociferava che con l'uso delle varianti avrebbero contenuto un sacco di cose, come lo stile Aquarena comanda. Impossibile comparare quello previsto contrattualmente con le figurine delle veline di regime. Uno "spiritoso" ci ha chiesto se i biglietti ed il relativo controllo verrà fatto a terra o come avviene nella "madre" Start con ispettori molto gentili ed accomodanti. Per qualche giorno avendo "prestato" la macchina al figlio "turco" ho usato i mezzi pubblici. Un consiglio al Sindaco, magari accompagnato da Jamil per "sicurezza", faccia un giro, obliteri però il biglietto come non fanno (quasi) tutti gli ospiti. Può vedere perchè il titolo di città delinquenzialmente perfetta sia meritato. Finisco con l'ultima (?) riflessione sull'attacco ordinato alla sua stampa nei confronti della collega, come lei, forse meglio, eletta e mai indagata, nonostante le pressioni. Intanto dal punto di vista della semplice deontologia politica le accuse non supportate sono rivolte anche all'intera comunità riccionese, poi dovrebbe ricordare che i cittadini che si sono "espressi" contro quest'opera superano il 90%. Le piacerebbe avere un simile consenso, vero ??