martedì 15 dicembre 2015

La Doppia Faccia del Crollo Petrolifero

Mentre sui giornali italiani amici di Renzi (cioè tutti, salvo il “Fatto Quotidiano” che lo è a giorni alterni) si brinda al crollo del petrolio, la Borsa non sembra pensarla così. I nostri giornali sono convinti che le basse quotazioni petrolifere facciano crollare l’economia russa e, di conseguenza, Putin e la sua leadership dando il via libera ad un nuovo Eltsin magari direttamente importato dall’America. In realtà, i mercati nella loro stupidità sono leggermente più intelligenti dei politici. Il basso prezzo del petrolio significa solo recessione globale. I vantaggi politici contro la Russia sono tutti da dimostrare e soprattutto presuppongono, per essere incassati, una guerra. Che certamente potrebbe favorire gli Stati Uniti ma, non tanto, l’Europa che ne sarebbe il campo di battaglia. Non a caso ieri, la borsa italiana, come tutte le europee, ha chiuso ai minimi dell’anno e il futuro si presenta ben poco roseo. Gli unici che lo vedono di questo colore sono i giornali dell’attuale regime italiano. Ma sono i soli. 

Woland