martedì 8 dicembre 2015

La Maglia Nera

C’era una volta una presa in giro che faceva più o meno così: “Sei così scemo che se facessero una gara per stabilire chi è più scemo arriveresti secondo.” Sembra quasi il caso di Rimini e le classifiche della criminalità del Sole 24 ore. Siamo secondi e non possiamo nemmeno vantarci di essere il posto più criminale d’Italia.. ci si potrebbe fare del turismo e verremmo citati anche nelle pubblicità del Pampero: “…. Nei peggiori bar di Rimini, altro che Caracas!” La maglia nera è di Milano, a noi spetta quella grigetta che rispecchia molto la nostra situazione. Migliaia di metri quadri di edificato abbandonato, sfratti come se piovesse, inquinamento a livelli di allarme, operazioni turistiche che raschiano il fondo del barile, economia in caduta libera e politica legata a doppio filo con le peggiori decisioni strategiche che un territorio possa conoscere. Rimini, nonostante i mille cantieri elettorali aperti (o forse anche per quelli), è in una situazione di degrado, basta essere onesti perlomeno con se stessi per capirlo. A Rimini sud potrebbe morirci Godzilla, ce ne accorgeremmo l’estate prossima per quanto è abbandonata a se stessa. Rimini nord non versa il condizioni migliori, l’entroterra è terreno fertile per un futuro di quartieri dormitorio. In Centro chiudono negozi importati e tanti altri, grandi e piccoli, aprono e muoiono in una girandola che si spegnerà forse al completamento del 3° ipermercato, quello che tutti si ostinano a chiamare Aquarena. In giro ci sono un sacco di cartelli spergiuranti che: “qui la città cambia”. Invece una triste considerazione si lascia alle spalle anche il vecchio adagio secondo cui “tutto deve cambiare per rimanere esattamente com’è”. Tutto peggiora e ce lo dicono i posizionamenti in certe classifiche, i cartelli pop con data fine lavori al 2018 non portano rimedio. Il mea culpa non lo fa nessuno. Tutti leggono i dati a modo loro e trovano scuse per non prendersi responsabilità politiche. Il Primo Cittadino, ad esempio, afferma che i risultati di Rimini sono falsati dai grandi numeri di una città turistica (la “fu” Capitale del Turismo). La giustificazione sembra avere una logica, ma se andiamo a prendere per esempio Jesolo , una città turistica che passa dai 26 mila residenti a flussi turistici di 4,5 milioni di persone all’anno, non è neppure citata e Venezia, la provincia di cui fa parte, si attesta al 13° posto. Non un bella posizione in classifica, ma tant’è. Cattura3Che dire poi di chi si vanta, in perfetto stile “zero virgola Renziano”, del calo delle denunce di un “sostanzioso” 0,41%? Che facciamo lo stappiamo lo Champagne? Io aspetterei, anche perché una flessione del genere nelle denuncie può voler dire anche che la gente al terzo, quarto,o quinto reato subìto si è stufata di denunciare. Succede. Se poi vogliamo proprio fare i pignoli a Milano il calo è stato del 2,41% portando la differenza dei reati con Rimini, per ogni 100 mila abitanti, a 143. I numeri, a leggerli tutti, ne dicono di cose… 
 P.S. Questa cosa di essere ottimisti in maniera completamente sganciata dalla realtà ha già fatto abbastanza danni, ve lo ricordate Berlusconi e i ristoranti pieni? No? Non c’è bisogno, basta che vi ricordiate Gnassi e il milione di passeggeri.  @DadoCardone Citizen