giovedì 24 dicembre 2015

CS Discarica di Ginestreto

PREMESSA
E’ in fase di VIA la richiesta di autorizzazione da parte della Sogliano Ambiente spa, controllata per l’80% dal Comune di Sogliano, della Ginestreto 4 (G4) per rifiuti speciali non pericolosi. - La G4 di 1.600.000 mc sarebbe la terza discarica costruita a Ginestreto nella Valle Dell’Uso, dopo la G1 aperta nel 1990 per 640.000 mc e ampliata a 2.500.000 mc e la G2 aperta nel 2005 per 1.500.000 mc e ampliata a circa 2.850.000 mc. - La G4 aprirebbe nel 2020, alla chiusura della G2, quando i rifiuti già accumulati saranno oltre 5 milioni di mc. - Data la ristrettezza e la precarietà del calanco saranno necessari enormi scavi e sbancamenti con stoccaggio dei materiali vicino e dentro l’area SIC (Sito d’Interesse Comunitario). - Sono centinaia le tipologie di rifiuti speciali ammessi alla G4 (che produrranno per decenni odori e liquidi tossici), per cui si chiede anche l’ampliamento o un secondo impianto per il trattamento chimico del percolato (100 mc al giorno) che si aggiungerebbe agli impianti già esistenti (preselezione, compostaggio, ecc.) e ad altri richiesti (RAEE, ecc.). - Tali rifiuti proverranno quasi esclusivamente da fuori regione, come succede già adesso per la G2. Il trasporto avviene con enormi tir che spesso lasciano lungo il percorso una scia maleodorante e sono stati protagonisti di diversi incidenti anche recenti sulla Provinciale Uso. - La G4 sarebbe palesemente in contraddizione con la nuova legge regionale, approvata nel settembre 2015, che recependo le Direttive Europee porterà ad una riduzione dei rifiuti e all’aumento della differenziata al 73% nel 2020. E’ in contraddizione anche col PRGR 2020 riguardo ai rifiuti speciali, dove si fissano come obiettivi: riduzione, prossimità e utilizzo degli impianti per il fabbisogno regionale. Tutto ciò condurrà all’auspicata chiusura di discariche e inceneritori. - Al di là dell’incoerenza normativa e dell’affermazione della gestione affaristica dei rifiuti, la G4 segnerebbe definitivamente il destino di questo territorio che, divenendo una delle più grandi concentrazione di rifiuti del nostro paese, vedrà pregiudicato qualsiasi sviluppo coerente con la sua vocazione e ricchezza naturale, storica e culturale. - Il problema è molto sentito dai Cittadini e ci sono state numerose proteste in passato, anche eclatanti. Ne è conferma la mozione approvata quasi all’unanimità (con un solo astenuto) dal Consiglio Comunale di Santarcangelo il 10 giugno 2010. In essa si ribadiva: a) la solidarietà alla protesta dei Cittadini b) la contrarietà alla dislocazione sul fiume dell’impianto di compostaggio (12.000 mq) c) la riduzione progressiva dell’apporto annuale dei rifiuti d) la sicurezza dei trasporti riguardo agli odori e alle dispersioni e) un piano per la viabilità con la messa in sicurezza della provinciale Uso f) la priorità a progetti di recupero ambientale e sviluppo del territorio che valorizzino le sue notevoli risorse naturali, culturali, agricole e turistiche INTERROGAZIONE Il Comune di Santarcangelo è al primo posto in Romagna per raccolta differenziata (74,6%), il Comune di Sogliano è penultimo (15,5%) e sestultimo in Emilia Romagna. Sogliano anziché essere penalizzato, viene premiato e incentivato potendo incassare milioni di euro all’anno (oltre l’80% del suo bilancio) dai Comuni meno virtuosi come lui, che pagando possono scaricare i loro rifiuti nella nostra valle, creando problemi alla salute, alla viabilità e all’ambiente. Noi cittadini di Santarcangelo ci domandiamo, che senso ha fare la raccolta differenziata se non possiamo tutelare il nostro territorio? Perché il nostro territorio dev’essere avvelenato da chi non ha sensibilità ambientale per puro affarismo? Perché il Comune di Santarcangelo, capofila e punto di riferimento della Valle Uso, che ha fatto del turismo e dell’accoglienza il motore principale della sua economia non si è mai opposto alla strategia della Sogliano Ambiente spa e del suo referente pubblico di portare più rifiuti e impianti possibili in un’area di grande pregio ambientale? Perché non è stato coerente con gli impegni assunti nella mozione approvata nel 2010, dando seguito alla volontà del Consiglio comunale e dei Cittadini? Perché ha consentito la cancellazione delle prescrizioni sulla riduzione dei rifiuti e sulla viabilità previste dall’autorizzazione del compostaggio (transito dalla via Cioca)? Perché ha assecondato gli interessi della Sogliano Ambiente individuando la soluzione alla viabilità nella bretella di Stradone, che sposta il traffico su altri cittadini, compromettendo attività agricole fiorenti, a ridosso del fiume Uso con i rischi che ne conseguono per il suo habitat e le frequenti esondazioni? Perché non si ribadisce quanto correttamente affermato in precedenza, che la vera soluzione alla viabilità è la messa in sicurezza dell’intera Provinciale Uso coinvolta dal traffico pesante e non semplicemente di un breve tratto? Dato che i progetti, come la G4, della Sogliano Ambiente spa e del suo referente Comune di Sogliano incidono pesantemente sul nostro tessuto periferico e urbano, perché l’Amministrazione di Santarcangelo non si oppone coinvolgendo Cittadini e Istituzioni e presentando osservazioni alla Regione in fase di procedura di VIA?
 Progetto Civico
 Movimento 5 Stelle Santarcangelo
 Una Mano per Santarcangelo