venerdì 10 giugno 2016

CS M5S BIM

La chiusura di quello che doveva essere il fulcro della stagione estiva 2016, rende necessaria una riflessione. Viene infatti posto sotto i sigilli della Guardia di Finanza il Villaggio Eventi. La responsabilità di questo ricade sul gestore, ossia: Verdeblù. Le cause della chiusura appaiono molteplici e legate alla gestione dei lavori, mancanza di certificazioni e violazioni di legge, e delle norme di sicurezza. Di certo la colpa non è da imputare a chi ha denunciato l’accaduto, svolgendo il suo dovere di cittadino, ma come per altre situazioni, forse si sarebbe potuto evitare, se chi di dovere avesse fatto i dovuti controlli e avesse intimato al gestore di regolarizzarsi prima di procedere. In questo rileviamo una enorme responsabilità dell’Amministrazione. Gravi disattenzioni che stanno compromettendo la nostra ricettività e la nostra economia locale. Molteplici le problematiche emerse: partiamo dai chioschi delle nostre spiagge, dalle ici e imu non riscosse. Per quanti anni i chioschisti non hanno pagato? Il mancato introito dei loro contributi, ovviamente, è stato pareggiato con le tasche dei restanti cittadini. D’altro canto buona parte delle attività non erano accatastate, e senza registrazione al catasto, niente riscossione. Ma dal 2001 ad oggi, nessuno si è posto il problema? E nelle (pare poche) attività iscritte al catasto, è avvenuta una regolare riscossione? Quante attività sono state chiuse per presunte e inesistenti irregolarità edilizie e riaperte dopo pochi giorni? Mentre altre aspettano ancora che il Comune ridia loro il via ai lavori. Proprio nell’anno in cui si investe di più nell’immagine mediatica di Bellaria I.M. accogliamo i turisti con polemiche e locali chiusi. Non è solo per la perdita economica dei singoli esercenti, ma anche di chi, con quel lavoro, si paga gli studi o contribuisce al mantenimento della famiglia che, da un giorno all’altro, si è visto privato dei pochi mesi di lavoro che offre oggi la stagione estiva. In un consiglio di quartiere, il Sindaco fece presente che, sicuramente, qualcuno quest’anno non avrebbe aperto, quindi, qualora facesse riferimento all’attuale situazione, si denoterebbe una gravissima irresponsabilità, in quanto per come ci è stata raccontata, non solo dalla stampa, il lunedì si incontrava con le categorie, mentre il martedì partivano sigilli e fermi da parte di Finanza e Amministrazione, dando una giustificazione alle teorie sulla volontà di dar colpi di bastone a chi non rientra nelle loro simpatie. Teorie suffragate anche dal comportamento anomalo nell’incentivare la Guardia di Finanza a estendere le indagini sulle spiagge, invece che sollecitare le attività a regolarizzarsi. Atteggiamento mai visto in precedenza a livello nazionale! Ci dispiace dirlo, ma dopo 7 anni di governo, non puoi svegliarti una mattina e lasciar intendere che non eri cosciente del problema, in questi sette anni si poteva essere abbondantemente in piano, di sicuro a qualcuno questo mancato controllo e intervento ha giovato, di certo non ai cittadini né tanto meno all'economia locale. Un piano spiaggia nato ma mai cresciuto, con una necessità assurda di anticipare la Bolkestein senza alcuna garanzia di tutela, quando invece c’era la possibilità, così come detto da noi in un precedente consiglio comunale, di sfruttare le proroghe nazionali in vigore sino al 2020. Loro ci dissero che eravamo poco preparati, invece avevamo ragione noi, come hanno scoperto proprio in queste settimane. Cosi come si sono dimostrati poco capaci sul discorso dell’accordo di programma tra pubblico e privato, come goffamente si sono trovati costretti ad ammettere. Se avessero seguito l'esempio di quanto realizzato in Toscana, avrebbero garantito anche da noi sviluppo e lavoro, oltre che una tutela dal tanto temuto bando europeo. Vogliamo poi parlare del “piano segreto” emerso dall’insipido comunicato della maggioranza dei giorni scorsi? Niente di segreto e rivoluzionario, solo un argomento già trattato in Consiglio Comunale, ossia le famose linee guida dedicate alle nostre spiagge e la volontà di realizzare incontri con le categorie. Per quel che ci è stato dato a intendere, il piano si ridurrebbe a questo: tematica vecchia discussa in Consiglio Comunale negli scorsi mesi e che, ironia della sorte, in qualche modo prevedeva pure il Villaggio Eventi. Questo piano non è neanche un vero piano, è solo una facciata per recuperare punti, ma ben venga, se tramite il dialogo con le categorie, si riuscirà in qualche modo a riparare al danno da disinteresse.