In questi giorni mi sovviene una riflessione, a proposito
dell'etica che la politica dovrebbe avere e della sua funzione di esempio per il Paese.
Analizzando i fatti di casa nostra, la mente va al PD o a ciò che resta di quel partito
e del glorioso passato a cui gli attuali indegni eredi dicono di riferirsi.
Il nostro Sindaco, fonte Sole 24 ore è risultato nel 2015 al 93° posto per gradimento
tra i sindaci italiani, con un peggioramento del -6,97% dal 2011 anno della sua elezione. Ha bisogno del cosiddetto Carraresco "aiutino", nonostante le liste civetta e civettuole che lo
confortano in modo filantropico e del tutto disinteressato.
Mentre le grandi marche commerciali affidano la propria immagine ad attori di grido quali testimonials,
Gnassi si affida a rappresentanti del Governo, e addirittura al Presidente del Consiglio. Secondo il solito copione pubblicitario, con la sfilata di questi personaggi e
finale mostra delle plance del parco del mare, quando non delle opere pubbliche ideate dai
suoi predecessori e fatte sue. Dubito poi che questi al di là della circostanza, mostrino
reale interesse per quanto esposto.
Se è vero, come è vero, che essi rappresentano istituzionalmente il popolo italiano tutto,
pare assurdo, inopportuno, eticamente scorretto e di cattivo gusto che si prestino per appoggiare
realtà ed interessi locali particolari.
Poi mi pongo una domanda: come mai nonostante la vicinanza a tali personaggi, non
è neppure stato compreso nella lista dei Sindaci italiani, ammessi alle celebrazioni del
2 giugno a Roma? Forse qualcuno ha letto la classifica del Sole 24 Ore?
S. De Vita