venerdì 3 giugno 2016

Nel segreto della cabina elettorale

... il Generale Cecchi vi vede, Magrini no! Ebbene siamo giunti alla fine di una campagna elettorale stanca e moscia; neanche un centrifugato di Viagra e Vivanza ne avrebbe potuto elevare contenuti e suspense. Dunque mi sia permessa la citazione da "Don Camillo e l'onorevole Peppone", pellicola dove bonariamente si incontravano due diverse visioni politiche, entrambe filantropiche. Oggi, un beffardo destino ha riservato a quelle terre l'infiltrazione della 'Ndrangheta e lo scioglimento del Consiglio Comunale di Brescello per Mafia; per diritto di cronaca, Comune a (ex) guida PD. Speriamo che quaggiù, all'inizio della Via Emilia, la coppola non sia già di moda quanto le camicie a fiorellini. Se fossimo ancora illibati, non abbasserei la guardia. Intanto non ci facciamo mancare la prassi più fertile per i fenomeni di infiltrazione: il consociativismo. Ne sono di esempio, il potere delegato alla multiutility con sede legale a Bologna e la spartizione del Welfare sociale tra diverse realtà (bianche, rosse e biancorosse) del mondo cooperativo. In quest'ultimo settore non dimentichiamoci della piccola enclave ACER ,dove si sono arroccati gli ultimi ammanicati di una certa sinistra ondivaga. Dovremmo però avere più paura di tutto quello che un'interessata informazione non riporta. Sotto gli zerbini su cui fanno bella mostra di sé rotonde e ciclabili, si nascondono o si omettono di evidenziare questioni ben più corpose e succulente. Nessuno che ci aggiorni sui retroscena del fallimento da 60.000.000 di € di Aeradria, men che meno si intravedono tavole rotonde sul bando per la gestione di 600 richiedenti asilo, così come aggiudicato lo scorso 16 maggio, per un importo di 11.500.000 € dalla Prefettura di Rimini. Nulla sul fallimento della Fondazione Federico Fellini e la qualità dei rapporti tra il Comune e la famiglia del Maestro. In correlazione a queste ultime questioni, non una voce circa il faraonico progetto del Cinema Fulgor, risorto a nuova vita sulla pelle (e con i soldi) di quegli incontinenti, brutti e storti vecchi ospiti del Valloni. Nemmeno un comunicato stampa sulle ragioni che hanno spinto l'ultimo Presidente di Agenzia Mobilità, l'esperta revisore dei conti Monica Zanzani, alle dimissioni. L'importante è inaugurare che tanto alla manutenzione della vostra megalomania ci pensa il contribuente, lo stesso soggetto che ripiana gli insoluti TARI vedendosela aumentare. Ci mancava solo il cantiere del Partito della Nazione. Ai più accorti non sarà certo sfuggito il layout della scheda elettorale prossima ventura: chi si è ritrovato chino su di un libro di marketing, saprà che la pagina pubblicitaria più ambita e pagata è quella di destra. Ora andatevi a vedere quale è la lista "civica" il cui simbolo è posto in alto, sull'angolo sinistro del secondo foglio. Ma in fondo, perché dovrei essere io a crucciarmi se non lo fanno gli ultimi (finti) mohicani del PD che barattano le briciole del banchetto con un cetriolo globale... non vi basterà un barattolo di novocaina per continuare a far finta di niente. 
Montalbano
P.S.: Ottima scelta, alla Trattoria "il Merlo" di San Vito ho sempre mangiato bene.