domenica 19 giugno 2016

I Mattoni di..Riccione

A Riccione è scoppiata la Guerra dei..Mattoni, ma in stile gnassiano. La disfida verrà decisa dal Tar chiamato a fungere da arbitro della legalità urbanistica. La cosa è molto simile a quanto successo a Rimini con il Sindaco Gnassi che "bloccò" le previsioni nei Comparti eccetto quello (immenso) dell'Aquarena di Cagnoni. A Riccione, la Tosi ha cancellato quelle previste dagli strumenti urbanistici vigenti. Non discuto tanto nel merito quanto del metodo. E' possibile, lecita una simile procedura? Colpa dell'età o della mancanza di aggiornamenti sugli ultimi sviluppi dei poteri sindacali? Una scelta di questa portata doveva (almeno) essere decisa dal Consiglio Comunale con un confronto trasparente. Così sembra davvero una gestione alla Marchese del Grillo. Quello che scrivo è però frutto delle notizie apparse sui giornali. Sembra ci siano state (modello Rimini) delle pregevoli eccezioni con motivazioni di stampo ideologico. Sono liberista e perfino garantista, ho apprezzato la rivoluzione sociale e culturale della Tosi con il Pd fuori da tutti i giochi come fosse il movimento del "grosso". In questo caso se non intervengono smentite devo incassare una cocente delusione. Mi sono battuto per strumenti urbanistici uguali per tutti, la variante è sempre (quasi) un indizio di reato urbanistico se qualcuno indagasse. Anche le motivazioni più sostenibili di un necessario "interesse pubblico" alla fine concedono ad "alcuni" privati delle condizioni di maggiore favore rispetto agli altri. Aqaurena è da manuale. Credo ci siano stati anche a Riccione cittadini che hanno investito su quelle previsioni ed oggi sono costretti a rivolgersi al Tribunale Amministrativo. Sono questioni che ho sollevato contro Gnassi nella sua "falsa" guerra del mattone. Quelli sul Lungomare o per il Consorzio del Porto a quale specie di laterizio appartenevano? Non si amministra così. E' vero che oggi si fa bella figura con poco bloccando un sistema già moribondo. Non conosco le ragioni o le spinte che hanno indotto un simile comportamento. Spero di avere letto male. Il Carlino come sempre mi aiuterà a capire meglio. Una volta l'Associazione degli Industriali del Mattone non avrebbe permesso il silenzio giornalistico tombale sulla vicenda. Adesso hanno fatto l'Area Vasta dei.. fallimenti.

PS I proprietari dei campi di "patate" oggi sono milionari, quelli che hanno o volevano costruire regolarmente hanno debiti con le banche ma possono (sempre) ripiantare le patate.