lunedì 6 giugno 2016

Vinto. No, Stravinto

Secondo le previsioni del nostro Blog composto da cittadini riminesi di lungo corso non è mai esistita una elezione tanto certa e garantita. Nemmeno negli anni gloriosi del socialcomunismo "dolce" il risultato era già scritto e così certo. Ho perfino indovinato per difetto, il botto di Pizzolante. La famosa "sentenza" doverosamente slittata a dopo, con il primo vantaggio elettorale, doveva fare capire l'aria che tirava. L'altra amara considerazione tutta cittadina è che Gnassi non aveva avversari. La Lega ha avuto un risultato in sintonia con quello nazionale, ma disperatamente solitario. Spero, inutilmente, che nessuno vorrà tirare fuori ancora l'alibi dell'assenza del M5S. Intanto si dovrebbe parlare di quello che è (purtroppo) rimasto usurpando o taroccando il logo. Dove sono andati hanno portato sfiga non voti. Nel M5S non vince il candidato ma la proposta. I vincitori della tornata elettorale molto presto destinata a ripetersi con esiti forse diversi e modalità meno truccate, sono gli inventori e ripropositori dell'unione prodiana in salsa demaniale. Pizzolante in questo "guazzo" ha starnazzato piacevolmente proponendo lo strumento che ha permesso al Pd di Rimini di resistere alla sonora e attesa batosta subita in tutto il Paese. Pizzolante, il Psbo e l'accompagno giornalistico del Carlino sono nei primi gradini del podio. Domenica 5 giugno, data storica. Nessuno ha fatto meglio di Gnassi. Una operazione di furbizia politica. La città sta attraversando senza nessuna speranza di salvarsi, la peggiore crisi identitaria. Il turismo di massa, da noi coniato, è fallito miseramente. Oggi siamo quotati come il petrolio dei poveri. Una manifestazione fieristica che ormai crea più danni dei pochi utili, viene spacciata come salvifica per i pochi alberghi che fingono di essere ancora aperti. Non esistono più categorie o rappresentanze sindacali ma salvagenti che vengono gettati. I cittadini, in particolare i protetti o garantiti, si aggrappano come naufraghi nell'isola che non c'è più. Pizzolante e Gnassi (o chi per lui) l'hanno capita. Le liste ciambella hanno provocato un risultato che ha dello sbalorditivo se guardiano i resti del Partito di Renzi, ma facilmente prevedibile per chi crede (io) di conoscere la Città. E' finita come doveva. Complimenti agli strateghi e alle chiusure (finte) di alcune paratie. Anche a Gnassi. Avrà almeno il tempo di finire le ciclabili.

PS Il Premio Pulitzer di Natale, se ci arriva, va al Carlino in edizione locale. Non c'era bisogno però dei dossier. Gambini farà la fine di..Ubaldi, in buca?