lunedì 27 giugno 2016

Una Giunta

E' veramente una Giunta di infimo profilo quella che si sta materializzando per Rimini e che sarà comunicata alla scadenza del tempo massimo previsto, ossia 5 luglio p.v. Lorena Fonti poco più che una studentessa soltanto perchè Segretario dei Giovani PD riminesi ed ha fatto una tesi di modestissimo valore scientifico su Rimini ed in particolare sul Piano Strategico cioè quella roba "alle calende greche" tanto che ce frega 2027, chi vivrà vedrà..." che è una lunga leccata al sindaco, all'attuale maggioranza, al PD etc. Quindi se basta una laurea per "vincere" un posto da assessore a 27 anni! Evidentemente ci sono altre motivazioni! Così come è bassissimo il profilo dell'altro candidato Frisoni, ossia del Nepotismo al Nipotismo, nipote di uno dei locali PD ancora più potenti, già in AM che cacciata dalla porta rientra dalla finestra come Assessore, e te la devi digerire perchè è la Melucci, anche se ipoteticamente non ne capisse mezza deve fare l'assessore, per equilibrare questa Giunta che sembra retorico dirlo, pensi subito al termine "Cencelli" 1 mese per rappresentare al millimetro la geografia del potere cittadino ove anche l'ultima... se conta 0,8 vuole lo 0,8 e non si accontenta dello 0,7. Eppoi anche il fatto esecrabile che saranno riconfermati assessori-mummia o muti come Pulini, che sta sempre sempre zitto e lascia fare al vero Assessorato che sono i Musei e la Biblioteca ed il Dirigente che li guida. Ed in generale è esecrabile che un assessorato sia consegnato per un tempo così lungo 10 anni, una vita, ad una persona pensate a un Dicastero retto per un tempo simile da un uomo solo, nemmeno Andreotti! E questa microspica lista Rimini Futura che con 2 punti percentuali 1 consigliere per scappuzzo ottiene un assessore! E le altre 3 incomprensibili riconferme piuttosto che cambiare e dare spazi a idee e uomini nuovi, non si capiscono! E Magrini che non lascia il posto di Consigliere come prescrive la normativa per un posto da Assessore "sfiduciando" in tal modo o comunque prendendo le distanze da una maggioranza che evidentemente il cuore del PD riminese sente come estranea perchè per la I volta si rompe un tabù: le destre sono dentro la maggioranza a Rimini. Ma quello che va bene per Roma non va bene per Rimini e soprattutto per Bologna dove gli ex ds in Regione si chiamano ancora"compagni" tra loro. 
Sara A.