martedì 23 maggio 2017

CS Alfonso Scala

Il potere dei cittadini.
Amministrare un comune solo con il "buon senso" o con i "consensi nazionali", oggi come oggi, non basta più. Il modo di fare politica è profondamente cambiato e, troppo spesso, il portare avanti una "visione personale" o una linea politica di partito/movimento, si è rivelato essere una scelta fallimentare e, in alcuni casi, contrastante con i veri interessi dei cittadini. Anche l'idea della democrazia della rete, secondo cui ogni cittadino sarebbe in grado di esprimersi direttamente, persino sull’argomento più tecnico, ha chiaramente manifestato i propri limiti, per cui, nonostante le evidenti difficoltà di scelta, all'interno dell'attuale panorama politico, non possiamo fare a meno del sistema della rappresentanza. Non sempre i cittadini hanno il tempo e la possibilità di partecipare attivamente alla vita politica, ma, in ogni caso, si aspettano, prioritariamente, che i servizi per cui pagano le tasse vengano erogati in maniera funzionale rispetto ai propri bisogni e che gli amministratori pubblici risolvano i problemi della comunità. Coloro che vengono eletti, dunque, hanno il compito di essere i loro rappresentanti, di mantenere ampi e frequenti contatti con i tutti (non solo durante la campagna elettorale), di condividere idee e progetti, evitando di assumere decisioni riguardanti la vita collettiva senza un preventivo confronto con la cittadinanza e le categorie economiche. Laddove l’individuo non si sente più rappresentato e non sa che farsene dei suoi diritti, perché non si traducono più in realtà, infatti, si determina, inevitabilmente, una crisi della democrazia che sfocia nel populismo. Quest'ultimo, come noto, non risolve i problemi, ma genera, principalmente, sentimenti di rabbia, impotenza e frustrazione nei cittadini, che, sentendosi soli, abbandonati e non più protetti, finiscono per alimentare l'antipolitica e l'astensionismo, nella vana speranza che qualcosa cambi. Il potere del cittadino, in definitiva, è tanto meglio esercitato quanto più si riescono a scegliere i candidati con razionalità e non con ideologia precostituita, sulla base di competenze, potenzialità e di un programma conosciuto e condiviso, che soddisfi concretamente i propri interessi personali e di appartenenza, ma anche quelli più generali. Solo in presenza delle citate condizioni, a Riccione, si potrà avere una politica al servizio dei cittadini.
 CANDIDATO CONSIGLIERE FORZA ITALIA (Alfonso SCALA)