martedì 23 maggio 2017

CS Patto Civico Riccione

PATTO CIVICO RICCIONE SULLA QUESTIONE “CAMPEGGI” DOPO LA CHIUSURA DEL CAMPING FONTANELLE 
Un fatto con conseguenze gravissime sia in termini d’immagine, ma soprattutto di posti di lavoro Riccione, 23 maggio 2017. La responsabilità è sempre di altri. Siamo vicinissimi a tutti i lavoratori del campeggio, agli operatori della zona e agli investitori che vogliono fare di quell’area un grande valore per tutta Riccione. La chiusura di un campeggio proprio a ridosso della stagione estiva è un fatto gravissimo, con conseguenze enormi sia in termini d’immagine, ma soprattutto di posti di lavoro e di indotto per tutta l'area sud di Riccione. E mentre si sta consumando una delle pagine più dolorose e tristi della storia dei camping riccionesi è davvero deprimente constatare sulla vicenda lo sciacallaggio dell’ex sindaco per meri fini elettorali. Il mentore della Tosi, in un’insalata confusa e strumentale, accredita ad altri, sempre e solo ad altri, la responsabilità delle difficoltà dei camping, delle strisce blu, dell’aquila d’oro e …dello scioglimento dei ghiacciai. Tutto ciò che di negativo viene dal passato viene scaricato sulle precedenti amministrazioni e ciò che appartiene al mandato della Tosi è colpa dei tredici consiglieri o del Commissario. Ciò che di buono invece si esprime sul territorio (a qualsiasi epoca possa essere ricondotta) è sempre merito suo. Questo è un atteggiamento semplicistico e irresponsabile di una persona che fugge continuamente le sue responsabilità e mente sapendo di mentire. E’ bene invece che tutti sappiano che la tempesta che sta coinvolgendo i campeggi e i guai di cui incolpa altri, hanno un solo nome: Renata Tosi. Come può l’ex sindaco ribaltare su altre persone la responsabilità di ciò che sta accadendo? Sui camping, ad esempio, è opportuno sapere che con una gestione personalistica, quando era ancora in carica, ha sottovalutato gli effetti che il cambio di proprietà e di gestione del campeggio avrebbe comportato sulla imminente stagione estiva e anziché facilitare il passaggio con la nuova proprietà, non ha opportunamente considerato i presupposti che oggi hanno portato alla chiusura. Concentrandosi sul Master Plan per sfruttarne nell'immediato l'effetto comunicativo ha completamente trascurato l’attenzione dai veri problemi contingenti che derivano dalla conformità urbanistica e dal passaggio di licenza. Troppa approssimazione ha causato la situazione nella quale oggi ci troviamo. Il fatto che sostenga inoltre che la presenza di una giunta avrebbe in qualche modo evitato l'intervento degli organi di controllo è ancora più emblematico di come si ritenga addirittura sopra la legge. Noi in questa terribile vicenda dei camping siamo vicini agli imprenditori che hanno creduto in Riccione e sono disponibili ad investire. Quando il governo di questa città sarà assicurato a forze più serie e responsabili. Faciliteremo tutti i percorsi istituzionali perché i campeggi possano rinnovarsi, implementare i propri servizi per i turisti e assicurare i posti di lavoro dei riccionesi che in tali strutture operano. La vicinanza all’impresa si esprime con attenzioni serie e competenti, spesso faticose, non con slogan annunci o facili scorciatoie a cui, per fortuna, i riccionesi non credono più.