mercoledì 24 maggio 2017

Gli inchini di Trump

Risultati immagini per melania dal papa

Ci sono due riverenze obbligatorie per un Presidente Usa, più o meno abbronzato o con svolazzante toupet: omaggiare Israele e l'Arabia anche Saudita. Il resto viene lasciato alla stampa che si è accanita su Donaldone per mascherare l'ennesima beffa dei sondaggi. Il padrone del mondo, Russia e Cina permettendo, dopo l'omaggio penitente al Muro del Pianto per cancellare le incomprensioni del suo predecessore, ha concluso il viaggio con una "sveltina" in Vaticano e l'omaggio prostrato del Duo Mattarella& Gentiloni. Per questa insulsa scenografia hanno bloccato intere città, impedito gli sbarchi per le cooperative e usato migliaia di uomini distratti anche dalla ricerca di Igor. Il progressista Netanyahu che tiene in ostaggio qualche milione di palestinesi riceverà i doverosi incoraggiamenti, mentre i cattivi sono sempre Russia e Iran. Come si possa trovare pace in Medio Oriente senza un accordo con le due potenze (vere) è un compito che ancora il "genero" di Trump non riesce a risolvere. Al muro piangente, luogo sacro agli ebrei, la nuova Casa Bianca respinge le polemiche sulla “ebraicità” di Gerusalemme innescate da alcune recenti risoluzioni Unesco e indirettamente prende posizione sullo status della Città Vecchia che i palestinesi ancora considerano capitale del loro futuro Stato. Un gesto politicamente necessario a Trump e ai suoi consiglieri per mettere un po’ d’ordine nei rapporti con lo Stato ebraico. La visita, con soli 400 accompagnatori, si è conclusa con i trenta minuti dedicati da Francesco. mentre Gentiloni e Mattarella sono ancora in ginocchio. Qualcuno li può avvisare che il padrone è andato via?