giovedì 25 maggio 2017

Il pranzo sotto l'ombrellone

Manca una sola votazione per consentire di pranzare sotto l'ombrellone. Per me questa cosa è sbagliata. Potenzialmente in spiaggia puoi fare di tutto, potresti, per dire, anche dormire UN DOMANI. La spiaggia di Levante si è allungata nel corso dei secoli causa prolungamento del molo e altri fenomeni. La spiaggia di Ponente si è allungata nei corso dei decenni causa barriere e riporti di fanghiglia estratta al largo per ovviare all'erosione causata dal prolungamento del molo stesso e su impulso dei titolari dei bagni che più si allunga la "zona" più incassano. La spiaggia di 300 anni fa nondimeno era molto più lunga, pressapoco sotto la ferrovia a Levante e sotto l'asse di via Sacramora a Ponente.  Era "spiaggia" nel senso allargato di sabbia e acque salmastre, esclusa la zona del porto occupata da Borgo Marina, via Dardanelli e limitrofi a Levante e da orti e da strutture di servizio per il porto a Ponente. Questa "liberalizzazione" se sarà come approvata è sotto le insegne della "comodità" che la nostra società richiede in misura sempre maggiore, per una serie di fenomeni su scala mondiale concatenati, emergenti su cui nemmeno mi avventuro. Come dire lo smartphone, il cancello elettrico per non scendere dalla macchina, l'ascensore per non fare le scale che fa solo bene, i vetri o le serrande elettriche per non fare fatica. Lo stesso in spiaggia: perché fare quei metri che cominciano a essere parecchi a marina centro per andare al bar quando il bar viene da te? Ci sono prospettive infinite in tal direzione. Già si proiettano film che guardi dal lettino. Un domani potranno spostarci direttamente il ristorante sulla spiaggia e i chiringuitos (vocabolo spagnolo la cui traduzione "italiana" è snack bar) che altro non sono che bar che si fanno più sotto potrebbero essere centinaia non decine. Tutto l'arenile potenzialmente è sfruttabile per tutto anche per il commercio, al limite puoi mandare via a calci nel culo quei cagacazzo di vucumprà e dare licenze a negozianti. Proseguendo con suggestioni futuristiche quando avrai terminato di pranzare sotto l'ombrellone un braccio meccanico ti preleverà e ti porterà di fronte alla macchina in modo che tu non faccia un solo passo a piedi. Anche in centro è passata di moda la colazione in piedi e adesso ti siedi anche per un caffè e ci sono distese di tavoli ovunque: la parola chiave è comodità. Quello che sarà l'arenile lo decide l'offerta unita alle leggi che dovrebbero sforbiciare gli eccessi già, ma guidati da cosa? Cos'è che osta ex. un domani che costruisca un albergo ma mettiamo anche in legno direttamente sulla spiaggia? Come ripeto in fine io sono contrario, non ne so spiegare il perchè ma sono contrario: ci vedo una "deriva" pericolosa del turismo balneare, imboccare una strada che non sai dove ti porterà e se riuscirai più a governarla. Faccio notare che le spiagge più famose del mondo quelle sugli oceani sono prive di qualsiasi struttura, "nature" come si dice. e comunque giammai il nostro faro dovrebbe essere l'avidità dei singolo mascherata da libero mercato. (in foto la spiaggia di Copacabana) 

Pasquale Nemo