mercoledì 31 maggio 2017

Siamo pronti????

Ebbene si parla di un mercato potenziale soltanto in Italia stimato in 2,7 mld di euro signori: oggi come oggi gay, lesbiche, bisex, transessuali, operati come si diceva una volta, scambisti eccetera eccetera eccetera valgono, turisticamente parlando, tanto oro quanto pesano. Lo ha ribadito avant'ieri l'assessore regionale al turismo Prof. Corsini a Riccione "siamo indietro" questo mercato ha capacità di spesa elevata, gli fa eco il Presidente dei gay locali. Una volta Riccione e tutto il riminese erano fortemente connotati come gay friendly prima ancora che l'espressione nascesse, c'erano i club sulle colline riccionesi e Riccione stessa sarà per il nome sarà per altre ragione era la prima meta gay italiana e andavi giù in spiaggia in zona Piazzale Roma non v'erano che gay a perdita d'occhio e fra loro anche gay vip che riconoscevano e si riconoscevano in Riccione e non avevano timore ad ostentare in totale relax i propri gusti sessuali. Non è un caso che forse non il più grande ma certamente il più talentuoso scrittore italiano gay drammaticamente e prematuramente scomparso fosse emiliano e abbia scritto un romanzo intitolato Rimini: questa è terra di "diversi" da sempre, ma non solo: l'Italia stessa è paese di gay in una UE che è già molto più avanti per esempio rispetto agli USA sui diritti dei gay, la loro accettazione e via dicendo; ed il parlamento europeo stesso è gay friendly quindi sto con Tonti quando egli afferma che non dobbiamo pubblicizzarci genericamente come "aperti a tutti" ma essere più chiari e dire senza troppi giri di parole che qui i gay e compagnia bella di lesbiche, trans e via discorrendo sono i benvenuti, che ci sono tutte le attrezzature per le loro esigenze e tantissimi alberghi gay friendly proprio perchè come afferma Tonti noi siamo arrivati molto prima di altri e qui come detto sopra era già pieno di gay basta ricordare i trans in zona Gros 20, 30 anni fa, e allora si parlava di viados termine oggi caduto in disuso e tanti e tanti venivano a Rimini d'estate o a Riccione a concedersi la scappatella extraconiugale diciamo "contronatura" (secondo i benpensanti) e tanti riminesi come ben si sa non disdegnano se posso essere esplicito di prenderlo dove non batte il sole come mi pare poi sia stato esplicito l'Assessore il Prof. Corsini, sia parlando al summit di Riccione qualche giorno fa, dalla sua gabina di regia del turismo regionale che ha fatto montare in cima alla Garisenda per avere in tempo reale l'andamento dei flussi turistici: l'amore non ha sesso, il brivido è lo stesso, oh perdinci, detto da etero! Purtroppo noi abbiamo perso terreno su quel target che si è orientato verso il sud Italia, la Grecia e le Baleari ma dobbiamo riconquistarlo e Corsini si dice pronto ad accettare questa nuova sfida. Aggiungo in fine che avere la città piena di gay significa come ricorda Tonti avere una marcia in più come creatività, inventiva, fantasia etc., già a Rimini c'è il corso di moda e non credo di rivelare un segreto se affermo che tutti i più Grandi stilisti dico Dolce piuttosto che il dottor Gabbana piuttosto che l'esuberante Cavalli sono gay o bisex, e che tanti grossi nomi del passato lo erano come noto da Garibaldi a Giulio Cesare a Stalin quindi riuscire nell'intrapresa di diventare la S.Francisco italiana avremo solo da guadagnarsi al netto del fatto che i soliti benpensanti storceranno il naso, specie la curia i cattolici in consiglio comunale e via dicendo ma la storia non la fermi come i cambiamenti di costume. I gay e le lesbiche sono sempre più, un domani ci saranno più gay che normali 100% sarà solo questione di tempo il futuro è bisex su questo convergono tutti gli analisti dei grandi cambiamenti sociali davanti de dietro non ci sarà più differenza n'omo 'na donna... noi dobbiamo farci trovare.... turisticamente pronti.
Nemo Pascale