martedì 16 maggio 2017

Società Civile?

Nelle prossime elezioni locali dell'11 giugno, temutissime dal riesumato bulletto, la Società Civile sarà protagonista. La scomparsa dei partiti o il loro forzato ridimensionamento ha portato alla nascita di miriade di liste cosiddette civiche. Da Nord a Sud ecco che avanza la nuova classe dirigente. Ci sono delle ragioni che con lo spirito "civico" hanno poco da vedere, come l'avere poco altro da fare. Una volta era quasi impossibile che un imprenditore, magari di grido, brigasse per diventare consigliere. Oggi c'è la fila. Ci sarà una ragione? Anche nel campo forense, universitario, medico e perfino intellettuale (spicciolo) si scoprono fermenti elettivi. La moda di oggi è obbligata dalla politica che fa (un altro) passo indietro. Però fare il sindaco è un lavoro che non piace più. Intanto, pur stipendiato decentemente se non sei piddino autorevole hai la "certezza" di buscare almeno un avviso di garanzia. I pentastellati lo ricevono al momento dell'elezione. Altri lo possono vedere tranquillamente invecchiare. Il problema è se "brighi" con (almeno) due altre persone. In Italia ti rifilano l'associazione sempre per il bene dell'aeroporto. Però hai sempre la possibilità di iscriverti alla corrente di Orlando. Troppe grane, pochi riconoscimenti, al massimo ti puoi intestare un..Borgo. Alle elezioni dell’11 giugno si candideranno a centinaia gli imprenditori, manager, professori universitari. Non mancano medici e intellettuali, spesso (sempre) senza alcuna esperienza amministrativa. Il volto nuovo va di moda. Rimane però un cruccio: i programmi. La presunzione dei neofiti in particolare i fortunati che hanno ottenuto con potenti raccomandazioni la certificazione, fanno subito pentire di averla concessa. Gli esaminatori non avevano letto il programma. Difficile davvero infilare tante banalità o scoperte dell'acqua calda e farle passare per impegni elettorali. Altro segnale che questo Pd è impresentabile, pur essendo già in poderosa ascesa di consensi. Lo dice Renzi, non è avvezzo alle bugie.