lunedì 29 maggio 2017

Plastica in Mare

Bah, che dire: i parchi in mare di plastica quando, come anche la persona più disinteressata a tematiche ambientali sa che le plastiche stanno soffocando i mari, micro-plastiche che finiscono nei pesci e poi nella nostra panza, un problema gravissimo, superiore ormai a quello dei gas serra, una vera emergenza quindi direi che raddoppiare come si fa quest'anno queste orribili (mia opinione) strutture in mare come leggo sul giornale significa andare contro la direzione in cui sta andando il mondo, la sensibilità ambientale, della gente comune, del turista che non sia una capra totale. La risposta riminese, dice il sindaco, all'Aquafan: al tempo, io non so che utili faccia la struttura riccionese, so che ha avuto problemi, passaggi di proprietà ma neppure è lontanissimamente paragonabile per investimenti, per attrazioni, per grazia direi anche, per quanto stiamo parlando di business, a queste tinozze da giardino "solo 100 volte più grandi". Quindi libera impresa per carità non dico mica, a qualcuno piace, avrà i suoi estimatori, mi pare tuttavia che la Commissione Paesaggistica si fosse espressa contro, ma queste strutture vanno contro la sensibilità dei tempi. Nulla di personale contro questi imprenditori che fanno i loro interessi se viene loro concesso giustamente e certo non saranno una decina di queste cose in pvc ad aggravare il problema "plastic pollution", gravissimo anche nel Mediterraneo ed in Adriatico, ma certamente da un punto di vista simbolico dài un pessimo segnale, il cappello sul termine "riminizzazione": se c'è una cosa "brutta", che va contro la sensibilità ambientale o dei tempi "Rimini c'è". Non abbiamo parchi escludendo l'Italia in Miniatura, amatissima, conosciutissima, frequentatissima pur essendo rimasta in posizione sfigatissima su una statale fra campi di cavoli e cicoria, a Ravenna c'è la Meraviglia del Parco della Standiana con Mirabilandia, abbiamo Fiabilandia che fa molto anni '50 e che sopravvive, i delfini se li sono presi perché quelli spettacoli non li puoi più fare, a Sud ci sono Parchi propriamente detti, noi ci affidiamo per la nostra immagine di novità a queste strutture "plasticose" che sono quanto di più anti-ecologico (molto modeste invero, spacciate per grande impresa e investiment turistico da... "prendi si soldi e scappa" per sfruttare il periodo in cui c'è così calca che venderesti l'acqua potabile in ampolla), si possa immaginare ed il sindaco le va pure a benedire come fosse grande impresa portare del pvc monopolizzando anche il mare antistante il bagno. Per me noi siamo molto fuori strada giammai esempio dico Cervia o credo in qualsiasi altra parte dove ormai tutti sono attenti al "green" sarebbero state autorizzate cose simili. UNA ci poteva anche stare, ma andare a rompere i coglioni con la plastica che ormai è ovunque in spiaggia tanto che sembra l'esterno di un Obi con cose accatastate e sedimentate ormai negli anni di spese pazze dei bagnini, investimenti in giochi, tralicci, reti, una specie di summa del kitsch che ci fa invisi almeno a una metà di turisti, dicevo portarsi in mare, mettere a rendita anche il mare davanti al bagno, mi sembra davvero una esagerazione se fatta in queste proporzioni, al netto di tutto il resto detto sopra; quindi si procede a tentoni, senza una direttrice di sviluppo che non sia prendere tutto il possibile sfruttando al massimo quei mesi in cui c'è gente. finché viene però se si continua così! 
A.Yves De Vergon