domenica 28 maggio 2017

Il Turpiloquio secondo il Pd

Ebbene si accusa il sindaco di Cattolica di cadere nel turpiloquio... "hanno rotto i c." e il classicissimo, catartico, liberatorio vaf-fan-culo, o al più accettabile "vaffa". Serra su Repubblica, mutuando da analoga analisi americana parla di " odiatori" del web. Chi critica è quasi sempre qualificato come "rancoroso" o addirittura "invidioso". A livello locale mi pare che il consigliere ex 5S fosse stato ribattezzato " Rancoresi". Chi esercita il potere non si rende conto che la gente è molto incazzata per come vanno le cose in Italia e per come di fatto sia stato ricostituito proprio da chi agita continuamente lo spettro del fascismo che non esiste più e mai esisterà piú. Sotto quelle identiche spoglie sia stato ricostituito qualcosa che si fa fatica a non chiamare il Partito Unico. Non tanti partitelli, non un bi-partitismo, non un bipolarismo ma un unico partito-pagnotta che include tutti o quasi gli ex partiti preesistenti dove questioni dirimenti che dividono appunto la società in partiti se sei credente o no, se sei di idee liberali o più portato allo statalismo etc. convivono pur di governare. Io dico: ma gli "odiatori" sono il meno che si possa aspettare una politica simile, una volta fischiavano le pallottole! Emblematico anche il caso delle aggressioni verbali al figlio dell'impresentabile ministro Poletti sui sociale network. Circola da qualche anno una espressione attribuita a uno dei pater patriae Sandro Pertini che dice pressappoco che è giusto scacciare anche con le pietre (ma intende evidentemente le armi) i tiranni, anche se credo che sia come si dice oggi una "fake". Dunque tutti e sempre da quell'area lí invitano ad abbassare i toni. Nondimeno trovo giusto quando è il caso lasciare l'etichetta, il fair play, non è aria, "'a ggente è stufa" è giusto che manifesti anche in modo diretto e colorito, talora aggressivo verbalmente il dissenso a una simile situazione. Non puoi chiamare rancoroso, odiatore chi ti critica. Non puoi dire a chi in politica critica corruzione e ruberie che è rancoroso! Il linguaggio diretto, il turpiloquio spesso dei 5S è giusto e giustificato: in guerra come in guerra, le parole sono il meno, sarebbero dolori quando e se arrivassero i fatti. E arriveranno se non si cambia. Lo stesso vocabolo populismo solo in tempi recenti da chi teme chi si appoggia alla gente e osteggia le élites è stato riesumato e demonizzato. Faccio anche notare che in tempi di Craxismo prima e di Berlusconismo poi gli stessi che stigmatizzano gli "odiatori" attuali che poi sono persone-critiche-molto-incazzate sono gli stessi identici che fomentavano l'odio contro Craxi che portò ai fatti del Raphael e alla demonizzazione di Berlusconi anni a ormai, che esitò nel caso di Berlusconi in un innocuo attentato e che facevano, fanno o fanno fare programmi televisivi che si chiamano o chiamavano "piazza pulita" o "bersaglio mobile", come dire "a buon intenditor... ocio che ti ariva", come ti sguinzaglio l'odio di massa. Adesso che le cose si sono ribaltate, in maniera poi naturale non pilotata dai media per oggettivo malessere diffuso, vogliono abbassare i toni. 
M.A.