domenica 28 maggio 2017

Questioni secondarie

A me pare che noi ci stiamo avvitando su questioni secondarie quali l'attraversamento di via Roma, normalissima strada del centro che è lì dal Ventennio, la solita area attorno al solito ponte, la solita rocca, tutte cose che non interessano che marginalmente il grosso dei riminesi e di cui in nessun'altra città ci si interesserebbe con tanta passione e diuturna determinazione. Ora addirittura scende in campo Rimondini che si rivolge, chiamandolo familiarmente per nome in una lettera aperta il (suppongo) ex allievo diventato bontà nostra sindaco perché ripristini il fossato del castello al quale Il Professore tiene tanto e da tanto tempo lo chiede accoratamente (come dovesse per forza portavi a sgambare un cane come si converrebbe al cane di uno storico e non di un cittadino qualunque correre o chissà nel fossato di un antico castello) e come ora biasima e inorridisce all'idea che il castello Malatesti diventi il Museo Fellini. Ma naturalmente che è una cosa abominevole storicamente, per senso comune, esteticamente etc. usare un castello per farci un museo di cinematografia, ma sarà quello il problema di Rimini!? C'è Gnassi che fa scempio paesaggistico, storico, culturale e chi più ne ha ne metta della città senza che il parterre degli intellettuali di corte e dei cortigiani dica nulla anzi ha sempre una claque che applaude anche quando ha terminato di .., sì, so per certo che terminato l' "atto grande" parte un applauso dalla sua corte. Poi c'è uno sparuto gruppo di intellettuali più o meno, che cerca giustamente di arginarne e ne critica la nefasta esuberanza di iniziative a raffica, es. i danni all'alveo storico della foce del Marecchia, quell'esagerato ponte su via Roma, il museo Fellini nei ruderi del castello dell'ex Signore di Rimini, uno schiaffo al buon gusto e al buon senso. Una cosa che fa nel suo stile tira dritto di chi è avvezzo al potere avendolo frequentato sin da ragazzino ed avendolo già in casa nonché avendo la fiducia di chi sta sopra nel partito catena di comando fino a Roma o meglio Firenze, quindi le critiche se non supportate dai numeri in consiglio restano tutte puntualmente lettera morta e si fa quello che si decide e basta, nulla è stato concesso all'opposizione, sia a quella che si esprime in città sia a quella istituzionale in consiglio: si tira dritto, su tutto e finito il II mandato avremo una città a immagine e somiglianza di chi ha governato che ha cambiato addirittura nome ("rimining") e colori (quell'inguardabile mix che si vede ovunque al posto del bianco/rosso)! Ma nondimeno, attenzione, ad andare dietro a questi solo apparentemente colpi di testa (perché spesso c'è un "dietro" non rivelato), si perdono di vista ovviamente le emergenze delle persone che se ne fregano 9 su 10 di queste cose la casalinga di Voghera, il bracciante lucano... sono interessate ad altro e non datemi del benaltrista, questi temi dovrebbero essere marginali e non catalizzare l'interesse in modo così massiccio... si stanno per costruire palazzoni all'interno di un parco come nessuno ha mai osato: servirà forse a dis-trarre i critici!? Sono interessate all'invasione di forza lavoro che entra in competizione con i nostri operai, alla conseguente disoccupazione, al problema nomadi, allo stato del manto stradale, alla carenza di alloggi popolari, alle pressione fiscale locale, al proliferare dei centri commerciali che annientano il commercio e chiudono le partite iva, allo spopolamento del centro, ai gassati di Santa Giustina, al mare ancora sporco estate 2017, al parco del mare di cui non si vede ancora la fine che non sia il cartellone in piazza, alle incertezze della Bolkestein, al traffico caotico per l'assenza di interventi incisivi come sottopassi o cavalcavia per auto nonché all'irrisolto problema dell'attraversamento del ponte di Tiberio, a scuole e asili, alla non realizzazione di parcheggi sotterranei o a torre, all'aria inquinata, alla irraggiungibilità della fiera, a un trasporto pubblico scadente per usare un eufemismo, alla perdita di appeal del nostro turismo rispetto a località limitrofe, a tutto quello che attiene la sfera pratica ed economica, il Bello lo lasciamo agli esteti, ai dandy, agli artisti, l'Amministrazione deve occuparsi del Funzionale, del Buono al limite, deve essere vicina ai 144.000 riminesi normali non ai 1000 vip di provincia e far loro il teatro classico, le panchine griffate in specifiche aree del territorio, avere percezione che la città non termina dopo i borghi etc., la città ha bisogno come tutte le città, semmai ci sia tutto 'sta necessità di governare, cosa non scontata, di un Sindaco non di un direttore artistico altrimenti cambi mestiere se sente ardere il sacro fuoco dell'arte o faccia il maggiordomo che passa ad aggiustare il cravattino alla servitù. Insomma c'è un evidente enfasi ed interesse su questioni estetiche, artistiche, culturali, quasi sempre facendo danni per me, una cosa che poi ovviamente alimenta dibattiti che catalizzano interesse dei media, ciò a discapito di cose più terra-terra. pratiche e di sostanza e vicine alla gente comune e non si capisce poi, per chiudere il cerchio, se in questo entri anche un elemento di intenzione dis-trattiva dai problemi concreti! A me dispiace che sia stato deturpato il paesaggio Col ponte tipo genieri ma mi dispiace di più che siano stati sperperati oltre un milione d'euro quando altrove se la cavano con un piccolo economicissimo sottopassaggio, in più c'é spesso la strizzatina d'occhio a certi ambienti, il richiamo a soluzioni "luxury", un sindaco da vernissage, siamo passati dalla pratica all'estetica, dal prêt á porter all'Alta Moda, in pubblico parla in dialetto, in private mangia caviale. 

S.A.