domenica 13 agosto 2017

Pochi sanno che..

Pochi sanno che il sindaco Andrea Gnassi oltre ad essere stato licenziato con il massimo dei voti dal prestigioso Liceo Scientifico "A. Serpieri" di Rimini, oltre ad aver conseguito una laurea cum laude presso l'ateneo Felsineo, oltre ad aver toccato con mano l'intrapresa ricettivo/ristorativo/turistica lavorando mi pare come Chef de Rang presso i ristoranti di proprietà del fratello (e qui è difficile non andare col pensiero ad analoga esperienza che fece Giovannino Agnelli presso la catena di montaggio della Piaggio a Pontedera prima di prendere le redini dell'azienda al che lo "zione" disse "per vedere da dove viene il soldo", pare) ebbene egli è stato credo altresì insignito di una laurea Ad Honorem dall'ateneo feretrano quando ancora c'era il povero collega Carlo Bo in "Statistica applicata ai flussi turistici" se vi par poco! Quindi onestamente al sottoscritto stupiscono i toni trionfalistici coi quali il Nostro, che può esibire una simile competenza turistica, ha commentato a 2/3 della stagione l'andamento della stessa ed in particolare l'aumento percentuale a due zeri del turismo tedesco e ancor più russo. Se in effetti non v'è chi non veda la massiccia presenza di turisti stranieri come non accadeva da anni, non soltanto dai paesi citati ma per esempio anche dalla Francia, purtroppo questo non dipende affatto o solo in misura minima dalle cause citate dal sindaco durante la conferenza stampa in cui si illustravano questi dati. Ossia a suo dire brevemente da un rinnovato e ritrovato appeal della Riviera verso il mercato estero dovuto al lavoro svolto sia sul piano della promozione sia sul piano della destinazione, fogne etc. I tedeschi, i francesi, forse meno i russi vengono qui perché sia il resto del Mediterraneo occidentale, sia l'Asia Minore (Turchia) sono oggi instabili politicamente e a rischio attentati: signori, il turismo egiziano è crollato del 90% e vorremmo far credere che non benediciamo di questo "mors tua vita mea" e prenderci il merito dei problemi di altre destinazioni"!? E non solo Mediterraneo ma oggi l'estremismo spaventa tante mete esotiche per cui la cara vecchia Europa, così a portata di aereo, e soprattutto l'Italia risparmiata dagli attentati e risparmiosa alle tasche, diventano molto, molto turisticamente interessanti, questo è, non merito nostro, noi siamo come prima nessun miglioramento per me: quando cessa il terrorismo, cessa l'instabilità politica nel Maghreb ripiombiamo nella decrescita! E non dimentichiamo come detto neppure che oggi siamo appetibili come prezzi rispetto a qualsiasi altra località italiana e non solo! Ma c'è un aspetto positivo in questa cosa a fronte dei due negativi (ossia il merito che non è nostro per me e il fatto che comunque dietro vi siano morti e attentati). Ed è che la pace e la stabilità nel Mediterraneo è cosa relativamente recente. E non è affatto detto che si torni alla situazione precedente. Il Libano per esempio dopo la guerra civile non è più tornato meta turistica di numeri come era nei '60, nè è detto che l'Egitto torni ad essere meta sicura nel breve termine. Fino agli anni '70 andare in questi paesi, e ci metto anche la Grecia dei Colonnelli, la Turchia e la Spagna di Franco era per pochi, e si rischiava anche, ed è per questa ragione che a Rimini vedevamo tanti stranieri: eravamo le Colonne d'Ercole del turismo sicuro, i confini sud del mondo civilizzato (quando sulle cartine africane c'era ancora scritto Hic Sunt Leones in Europa si scopriva l'atomo) e siamo tornati a esserlo: questa è la sola ragione per cui si tornano a vedere turisti stranieri, non raccontiamo e raccontiamoci palle. La buona notizia come detto sopra è che questa situazione purtroppo e per fortuna potrebbe essere la normalità per i prossimi decenni e quella dei due decenni '90- passati soltanto una parentesi che è finita per un lungo, non ponderabile, lasso di tempo correlato alla instabilità e alla "turbolenza" del pianeta, per cui oggi come fino agli anni '60 poche località marittime possono essere meta turistica di grandi numeri, grazie,
 S.M.A.