mercoledì 2 agosto 2017

La Linea 11

Nel "silenzio" dell'informazione d'accompagno e sustenium piddino, sta crescendo il dibattito sul futuro della linea filoviaria esistente. Neanche paragonabile per intensità ed ardore con le passerelle e buchi di sostegno nel quartiere sindacale. Gli attentati paesaggistici della realizzazione del Trc sono paragonabili (solo) a quelli dell'Aquarena. Resterà però l'ennesima cretinata di una amministrazione festaiola per pochi fortunati esattori. Cerco di mettere in fila le questioni: la Regione, come sempre sostenuto, non impedisce la continuazione dell'esercizio della Linea 11 anche dopo l'inaugurazione del Trc di Gnassi, ma vuole impedire che risorse pubbliche alimentino due doppioni. La nuova linea protetta è l'esempio di una inutilità da tutti riconosciuta ma proseguita per paura di essere chiamati in giudizio per il..passato. Incubi davvero superflui con Aeradria siamo al tana libera tutti. Il TPL vive grazie ai finanziamenti regionali pari (quasi sempre) ad almeno i due terzi del costo. E' scontato che tra Gesù Trc e Barabba 11, l'allegra Giunta Gnassi, ascoltato il parere pilatesco del Carlino, salvi il Trc e allontani la Corte dei Conti. La giustificazione è peggio dell'opera. Non servirà, in compenso avrà un costo gestionale altissimo. Sono state promesse improbabili pedonalizzazioni della marina. Non avendo costruito niente di alternativo rimarranno tali. Basterebbe pensare alle migliaia di residenti, alla mancanza di parcheggi di attestazione, strade di penetrazione, mezzi di trasporto e servizio. L'unico divieto è per il Trasporto Pubblico (filovia). Ci sarebbe una soluzione: in accordo con i cugini di Riccione (non piddini) si "sostituisce" il pubblico con il privato. La Linea 11 si è sempre mantenuta (bene) da sola, senza finanziamenti regionali. Il Comune di Riccione potrebbe schierarsi su questa posizione: a) storicamente la Linea 11 si è sostenuta con la sola bigliettazione b) il titolo di viaggio del Trc, molto caro come unica strada possibile, per avvicinarsi ai costi reali di esercizio (compresi i finanziamenti pubblici), finirebbe per diventare il definitivo colpo di grazia dell'assurda invenzione di..Chicchi. c) molto difficile che Bonaccini si faccia trascinare in questa vicenda, quindi nessun cambiamento su quanto deciso per i finanziamenti pubblici. Se il Pd e l'attuale sindaco hanno voluto il Trc, non possono scaricare sulla regione i costi di una str... Semplice ipotesi? Non credo. La distruzione di un servizio pubblico indispensabile non può essere giustificata dalla paura di dovere rispondere dei danni erariali. Quelli che arrecheranno ai cittadini chi li paga? 
PS Capisco il silenzio dei bagnini, quello degli albergatori non è nemmeno sospettoso, solo supino.