venerdì 25 agosto 2017

La Guerra delle Sedie

L’IGNORANZA DEL DELATORE nella “guerra delle sedie”.
Navigando tra i vari gruppi sui social network che si proclamano strenui difensori ed amanti della nostra città oltre ad essere paladini della legalità, mi sono imbattuto nella “guerra delle sedie”. Ciò che ho letto è emblematico del “poche idee, ma confuse” che anima il Web. Il paladino del momento invita a fare delazione, perché di ciò si tratta, di tutti quei “delinquenti” che osano posizionare una sedia di fronte il proprio ingresso di casa, al fine di impedire che qualche automobilista possa parcheggiargli di fronte l’uscio, e così facendo impedendo di fatto l’ingresso all’uscita dalla propria proprietà. Seppur io sia convinto che lo stimolo a tale delazione sia stato un plurimpedimento a parcheggiare come diavolo voleva, il paladino, che meritatamente possiamo iscrivere alla copiosa lista degli ignoranti del web, va asserendo che la delazione sarebbe giusta trattandosi di occupazione di suolo pubblico. Neppure lo sfiora il dubbio che possa trattarsi semplicemente di un tentativo di tutelare il proprio diritto ad entrare e uscire di casa. Non lo sfiora neppure dubbio di andarsi a leggere cosa dice il codice della strada in merito alla sosta sulla pubblica via. Con sorpresa il “dotto paladino” potrebbe scoprire che chi gli ha impedito di parcheggiare posizionando una sedia di fronte casa, gli ha evitato una multa, perché come sarà certamente il “dotto paladino della delazione” sa, è vietato parcheggiare a di 1 meno di un metro dai confini della proprietà privata con la pubblica via, ovviamente su essa. Il divieto non distingue tra cancelli, cancelli piccoli, muri di cinta, inferiate o semplici strisce disegnate per delimitare la proprietà privata; comunque sia dalle proprietà bisogna parcheggiare a 1 m di distanza. Il “dotto paladino della delazione” non avrà difficoltà ad immaginare il perché; tale divieto esiste per consentire il passaggio in sicurezza di pedone e carrozzine. Per cui se è vero che posizionare una sedia di fronte al cancello o al portone di casa che si affaccia sulla strada, come dice il delatore, significa occupare suolo pubblico, “l’eroico delatore” potrebbe essere anche sfiorato dal dubbio che ciò accada, non per boicottare lui ed il suo libero parcheggio, ma per poter usufruire del proprio diritto di uscire ed entrare in casa, far passare un mezzo di soccorso, diritto spesso calpestato da ignoranti, maleducati caproni in auto, che per il loro sacrosanto diritto di parcheggiare, anche in barba alla legge, non esitano a murare “vive” le persone. Chissà se questo amante della legalità, oltre ad ignorare l’articolo sulla distanza minima a cui parcheggiare, sarebbe in grado di rispondere a bruciapelo a quanti metri da un incrocio si può parcheggiare, cosa significa quella linea bianca ai bordi della carreggiata vicino marciapiede, e se non sia addirittura uno di quelli che parcheggia in doppia fila a motore acceso e che per scusarsi, con l’indice destro alzato, dalla boccuccia chiusa come il culo della gallina emette la solita frase “un attimino solo”?
Catalano Malavolti