venerdì 11 agosto 2017

E lo chiamano..Ferragosto

L'estate 1989 (annus mucillaginis) è stata catalogata come la migliore della nostra storia. L'orripilante melassa gelatinosa non aveva impedito (anzi) ai soliti 17 milioni milioni di (veri) di turisti l'obbligatoria presenza sulle nostre spiagge, riempiendo hotel, pensioncine, case e ,,perfino cabine. Non governava ancora il pactum scelleris tra Pd, accoliti e stampa (tutta). I social non esistevano e dei grillini non si sentiva il bisogno. Da allora, impercettibilmente, abbiamo iniziato per ragioni non sempre uguali, la discesa. I primi dieci anni sono stati camuffati da un aumento dei prezzi che permetteva di raggiungere lo stesso fatturato (nero) anche con un calo consistente delle presenze. Siamo arrivati al renzismo, taroccatore del gioco della politica e delle verità. Valgono le statistiche degli osservatori di regime, i decimali dell'Istat nazionale e delle badanti provinciali. Si può sapere di quanto sia calato il nostro Pil da allora? In una realtà che si credeva la capitale del turismo, queste cose erano viste con sospetto, come il denunciare chi pernottava per poco tempo. Sembrava che il nostro sistema dovesse perpetuarsi in eterno come le concessioni ai bagnini. Dai primi anni 90 in poi, grazie anche alla lungimirante politica della "destagionalizzazione" inventata dai Chicchi e..Cagnoni, non potente come adesso, siamo riusciti a fare litigare gli albergatori per ospitare i finti profughi, però benedetti. Questo è il nostro turismo. Il Sindaco si gode le ferie meritate a suon di buchi e rotonde, con qualche passerella sempre autorizzata dalla sovrintendenza (a che?), non cerca nemmeno però di dare una risposta alla Domanda sul nostro futuro, ammesso ci sia. Dove andiamo o stiamo navigando? Penso che siamo arrivati al capolinea del nostro Trc delle vacanze. E lo chiamano Ferragosto.
PS Visibile "icte oculi"