lunedì 28 agosto 2017

Un Calcio dagli Imprenditori

Giorgio Grassi, il neo Patron del Rimini Calcio, ha accusato gli (altri) imprenditori di averlo lasciato solo nel pericoloso ruolo di finanziatore della società. Un'accusa non nuova, gettata un pò all'ingrosso, ha costretto colpevoli e semi innocenti a replicare. Gli imprenditori riminesi, quelli rimasti, sono molto più bravi nel prendere che nella disciplina del "donare", è il testo sintetico dell'accusatore. Maggioli per conto dei "resti" dell'imprenditoria ha definito offensive le parole del patron riccionese. Un sassolino nello stagno periferico come il campionato, che farà discutere Emanuele, il super tifoso di Gnassi e pochi altri. Vecchia querelle. Stanno tutti mostrando facilmente delle ragioni, dimenticando invece le colpe passate. Non è vero che a Rimini la nostra imprenditoria, quasi tutta legata alle sorti del mattone, sia rimasta sorda al richiamo della foresta pallonara. Hanno capito subito però, anche in tempi felici per la nostra trainante industria, che il gioco (del calcio) non valeva la candela di due interviste. Questo vale anche per tutte le discipline che si affacciano al professionismo. Baseball si chiama ancora e per fortuna Zangheri, il basket ha compiuto tanti di quei disastri personali e finanziari che viene visto come portatore di..sfighe. Credo sia arrivato il momento perfino per una giunta come la nostra di fare la necessaria chiarezza su quali siano i compiti di un pubblico amministratore. Lo sport, non solo il calcio, è un dovere sociale, promettere stadi in cambio di residenze è un delitto politico forse penalmente rilevante. Ho visto sindaci e famiglie che non avevamo mai visto una partita, sedersi in tribuna con sciarpa e tessera del tifoso. Non vinci una elezione a Rimini per il calcio dei "grandi". Fra tutte le disgrazie che sono capitate alla Società la parte più brutta è quella riguardante il calcio giovanile. Per fortuna sembra che adesso ci sia qualcuno che lo sta rivitalizzando. E' la parte importante caro Emanuele.

PS Il Presidente Santarini, vecchio compagno di merende calcistiche, è una garanzia.