domenica 13 agosto 2017

Via Roma e non solo

Le critiche che segnalano disfunzioni di questa arteria sono numerose, mai pubblicate, non voglio però aggiungermi al coro di Ratisbona, vorrei solo ricordare cosa scrissi agli albori dell'operazione Fila Dritto: strada a scorrimento veloce (molto) al centro della città. Se "conviene" usarla al posto della circonvallazione è scontato anche per un modesto assessore alla mobilità di partito che sarà sempre più frequentata. Non uso il numero impressionante degli incidenti avvenuti per avere (più) ragione. Per mostrare qualche cartello o fantasiosa citazione è stato fatto l'esatto contrario di ogni città amministrata..bene: portare fuori il traffico, in particolare d'attraversamento. Più velocità, più auto, più rumore, inquinamento, incidenti. Una sintesi perfino banale, non mi chiedo però perchè questo avvenga nel silenzio abituale di politici amministratori, stampa, tecnici di corte e galleggiamento o da passerella. Con il nostro invidiabile primato delle polveri sottili sarebbe utile che si formasse un Dipartimento della Mobilità, magari non scimmiottando l'Agenzia sconfinata nel Trc. Una volta significava mettere assieme decine di protagonisti di questo settore, mentre oggi l'assurdo è che esiste un uomo solo al volante. Decide x tutti ed il Carlino assente. La Città che Cambia inizierà quando riconosceremo che il concetto di mobilità è più importante di una notte alcolica. Scienza non palcoscenico. Devo ammettere che tra il "vecchio" attore chiamato benevolmente A Te Faz ed il nuovo, esistono differenze sostanziali perfino sartoriali. La "comunicazione" di Gnassi è diventata evangelica, urbi et orbi, non parliamo poi dei civici. E' un reato (associativo) chiedere che fine ha fatto la Complanare? Se era una cretinata, come ho sempre sospettato e ci rimane solo la Circonvallazione con i relativi prolungamenti deve essere aggiornata con incroci a piani sfalsati, terza corsia, strade di arrocco, prima di dare la precedenza (giornalistica) al Fila Dritto. Potrei (lo faccio) ricordare ancora che tempo fa, avevamo iniziato un percorso virtuoso con un progetto unico di mobilità che venne anche discusso ed approvato in consiglio comunale. Il mortale difetto era di togliere spazio ai mille protagonismi, piccoli e grandi (molto) interessi. Tutti si sono sentiti allenatori della nazionale mobile. L'alibi è il solito: come sconfini nel tecnico o hai il parere della sovrintendenza o non sei nessuno. Ho letto che Gnassi (in vacanza) ha delegato le due correnti piddine di presentare un progetto "monstre" su Rimini Nord. Condivido la filosofia, non mi fido degli interpreti. Li conosco troppo bene, anche quelli ..occulti.