sabato 12 agosto 2017

L' Opposizione a Rimini

Come mai in tutti i comuni esistono maggioranze e perfino opposizioni, a Rimini no? Domanda troppo facile, ma le due badanti giornalistiche non hanno mai tentato una risposta, sarebbe facile svelare il segreto di Chicchi diventato un preciso spartito da seguire. L'ex Pci governa, Cielle gestisce. Forse ho bignamizzato le ragioni, però lo schema rende l'idea. Negli anni l'accordo tacito, ma siglato dai più alti vertici politici e curiali, ha retto. La maggioranza di Rimini, è una delle fantasiosi variabili dell'inciucio. Hanno impiantato l'ombrellone a bagnini e similari, facendo finta di volere affossare una direttiva europea voluta dal Pd che "regola" i signori della sabbia, come altre decine di categorie anche più importanti. E' più facile mettersi d'accordo a Rimini che nelle altre città vicine ormai "liberate" dal giogo piddino, per sempre? Sarebbe sufficiente anche per un normodotato leggere cosa stampa tutti i giorni il blog più affettuoso con Gnassi. Non parlo di quello (quasi) di Melucci, ma del vescovile per eccellenza. Nessuno si è chiesto come mai la Chiesa "ufficiale" sia diventata una costola del Pd? Neanche ai tempi della Dc si verificava l'unione di fatti e intenti così intima. La risposta che il Partito di Renzi e di una Nazione sempre più ristretta rispecchia la democrazia cristiana del 2000 non regge. La crisi endemica della Chiesa rende le cose più facili e nello stesso tempo complicate. L'accordo tra falsa immigrazione e solidarietà cristiana sembra più il prodotto di esigenze economiche di entrambi gli attori protagonisti. Ho scritto questo pezzo dopo avere letto che Marzio Pecci candidato sindaco (a perdere) nel confronto con Gnassi chiede (a chi?) che il Comune si costituisca parte civile nel processo (?) Aeradria. Non spendo più una riga ed una parola, sono contento di avere avuto ragione. Non erano una associazione, erano in grado da soli di sperperare agevolmente.