lunedì 28 agosto 2017

CS Luigi Camporesi Obiettivo Civico

Economia della sicurezza e stupidità riminese
La sicurezza dei sistemi interessa poco a tutte le latitudini. Nessuno negli anni passati si è mai preoccupato, per esempio, della sicurezza dei sistemi informatici. Questo è stato vero fino a quando falle, lacune ed errori hanno causato ingenti danni economici ai produttori di software e ai loro clienti. Poi quel mondo è cambiato e sta ancora evolvendo profondamente. E' opinione diffusa che la sicurezza sia fortemente guidata dall'economia e anche che, agendo sul'economia dei sistemi, si possa ottenere maggiore sicurezza. Venendo ai fatti accaduti al Bagno 130 devono essere subito evidenziate due questioni: il bagno non è illuminato e non è sorvegliato, diversamente da quanto accade in concessioni anche vicine. E' banale concludere che se il Bagno 130 e quelli attigui fossero stati tutti illuminati e sorvegliati, quasi certamente lo stupro non si sarebbe consumato: in quel preciso momento non vi sarebbero state le condizioni per commetterlo senza essere visti e affrontati dagli addetti alla sorveglianza. Le ragioni vanno ricercate negli interessi economici del concessionario: non ha evidentemente avuto nessun interesse diretto e contingente per illuminare e per fare sorvegliare la sua zona negli orari notturni. Eppure, il Questore aveva esplicitamente richiesto che le zone fossero illuminate a inizio stagione. Trascurando per un momento la tragedia umana che riguarda la ragazza, e ragionando in termini meramente economici, se ne ricava che il concessionario diretto interessato e i suoi colleghi che non lo hanno convinto ad agire, si sono comportati in modo poco intelligente, superficiale, oppure incosciente, a scelta: il danno causato dai titoli sui giornali di tutto il mondo può essere facilmente valutato in decine e decine di milioni di euro, il tutto per non avere affrontato una spesa perfettamente sostenibile in sicurezza preventiva, e per non avere adottato un intervento richiesto dal Questore e imposto da una Ordinanza Comunale. L'Amministrazione Comunale invece, dovrebbe oggi dimostrare di avere completato i controlli in materia e di avere multato il concessionario, imponendogli così un incentivo economico per illuminare la zona e migliorare la sicurezza collettiva. In caso contrario, anche l'Amministrazione deve assumersi la sua parte di responsabilità per quanto accaduto. 
 Luigi Camporesi