giovedì 3 agosto 2017
CS M5S Santarcangelo
Nel consiglio comunale del 01/08, il nostro ordine del giorno contro il Decreto Lorenzin sui Vaccini viene rigettato dalla maggioranza, con l'unica esclusione del consigliere Zaghini che si è astenuto.
Da tempo non si vedeva una sala Consiliare così gremita, la grande partecipazione di adulti, giovani, e famiglie con bambini ci dà la conferma che questo tema sia lungi dall’essere esaurito.
Forse anche per la grande partecipazione, ci siamo trovati davanti una maggioranza a dir poco pilatesca. Una maggioranza che proprio non se l'è sentita di esprimersi apertamente nei confronti di un decreto a nostro avviso liberticida e raffazzonato, scritto dal loro stesso partito, il PD.
Proprio per evitare una qualsiasi esposizione, è stata accampata la scusa che fra i loro banchi non ci sono sufficienti conoscenze per decidere nel merito, e che il Consiglio Comunale non è un ente con competenze sulle normative nazionali.
Sarebbe ora che in quei banchi però si cominciasse a studiare un pò di più. Basta infatti una piccola infarinata del funzionamento di un Consiglio per capire che la differenza sostanziale fra una mozione ed un ordine del giorno, è che il secondo è uno strumento politico, e non direttamente collegato alle competenze di una Amministrazione Comunale. Tale differenza sostanziale, (riconosciutaci in maniera evidente anche dal presidente del consiglio Coveri ) significa che l’Odg viene utilizzato per esprimere e palesare un parere politico, indipendentemente dalla sostanza tecnico/normativa di una Legge.
Nel merito, i nostri consiglieri non avrebbero quindi le conoscenze per decidere se sia giusto o meno il metodo coercitivo, se sia stato giusto o meno l'uso di uno strumento d'urgenza come il Decreto Legge, che comprime ed annulla la possibilità di un dibattito democratico.
Non avrebbero le conoscenze neppure per decidere se sia giusto o meno che chi può permetterselo, possa evitare comunque le vaccinazioni semplicemente pagando una multa, nella incomprensibile equazione che un bambino ricco sia meno contagioso di uno meno abbiente.
A nostro avviso, quello che è mancato realmente in questo consiglio, è unicamente il coraggio di palesare le proprie idee e convinzioni, indipendentemente dal fatto che fossero a favore o contrarie al Decreto in sè.
Ciò che abbiamo visto, è un gruppo di consiglieri che tentavano di nascondersi dietro ad un dito, un comportamento che si addice più ai soggetti direttamente interessati dal Decreto Lorenzin, che ad un adulto che siede in un Consiglio comunale.
Le dichiarazioni conclusive del sindaco Parma sono state la ciliegina sulla torta, in un tentativo goffo quanto sterile di trovare una mediazione con chi dal pubblico si aspettava una presa di posizione chiara, conclude il suo discorso con un serafico ‘Siamo e saremo il Sindaco di tutti’.
Della serie: un colpo al cerchio, ed uno alla botte.