lunedì 4 settembre 2023

Funesti Presagi

I dati che non leggeremo mai, della peggiore stagione dal dopoguerra, sono come i presagi sul futuro del governo Meloni, secondo i gufi democratici. Un governo voluto dai cittadini che ha superato anche i successivi esami elettorali, si trova di fronte ad una fase di recessione europea che non poteva non toccare anche l'Italia del debito. Non è un caso che si cominci a colloquiare con la Grecia, che ci precede nella classifica all'ingiù. Per tranquillizzare i mercati, possiamo dire che è un mal comune, rimane il vezzo della sinistra di anticipare, con la fantasia, aspetti che non hanno seguito. Rivolgo l'invito a pensare come vestire la Schlein che prende schiaffoni dovunque arrivi con le maniche larghe. Colpa del governo se non abbiamo un euro in cassa? O sono le insensate sanzioni che ci hanno impoverito? Cosa avrebbe fatto l'ipotetico governo Elly? Avrebbe già emesso la paventata patrimoniale? Oppure cancellati i sostegni militari? Occorre chiarezza, non le tardive giravolte di Melucci&C, per costruire, furbescamente, l'immagine di un partito, il Pd, antibagnino. Emendare 15 anni di inciuci ed ordini tassativi, con le addomesticate pagine di Chiamami Città? I sindaci, nel frattempo succeduti, rimangono in concordato ramandan. Tutte le giunte delle città balneari hanno gli imprenditori della spiaggia, fedeli interpreti delle volontà piddine. Bonaccini medita, Corsini anche. La ricostruzione degli effetti politici della Bolkestein non può avvenire stuprando la verità, addossando le colpe, (tutte) al nuovo governo. Sono passati decenni con la testa sotto la sabbia. Volutamente, beffardamente. Il tempo stringe e le spiagge libere, per quanto (quasi) inesistenti, sono uno specchietto per le allodole del mare. I problemi si accavallano. La stagione ha sancito la crisi del nostro sistema. L'aggiudicazione delle spiagge sarà un banco di prova delle misure studiate. State pensando o ciurlate nel manico? Mettiamo a bando l'unica, inimitabile risorsa che abbiamo. Spendiamola bene, non è un regolamento dei conti in casa Pd. Quelli li farete con gli elettori.
massimo lugaresi