L'intelligence (immobiliare) di Travaglio, operante per il Fatto Quotidiano, ha portato a termine l'ennesimo scoop sulla Famiglia Meloni. Dopo la "bufera" per le innocue impressioni del marito-giornalista, sul connubio alcool&droga e stupri, le attività investigative del giornale grillino, hanno scoperto, senza (apparenti) veline, che il premier eletto, entro due mesi, entrerà in possesso di una villa (romana) di 350 mq, del valore di un milione e 100 mila euro. Hanno scavato tra gli avi dei venditori ed hanno trovato (naturalmente) dei "neri" intesi come vecchi fascisti. La vendita è stata curata da una agenzia immobiliare, ma la notizia è succosa. Missione compiuta? La Meloni ha venduto la sua vecchia abitazione, incassando 650 mila euro. Il resto (dice) verrà onorato con un mutuo, non come fece Fini. Dalla Garbatella ai (quasi) Parioli? L'ascesa della Meloni è irresistibile. La Schlein non ha bisogno di richiedere prestiti, ma è circondata (solo) da donne piddine. Siamo arrivati alla solita sceneggiatura. Quando sono imbattibili democraticamente, arrivano soffiate velenose, spesso secretate, infarcite, stupendamente, da ipotesi quasi sempre false. Da noi funziona così. I venditori di scoops hanno fatto fortuna. La verità, quando arriva, è inutile, sembra falsa.E' il momento di Ustica. C'è sempre un politico, d'alto bordo, che rivela dopo 40 anni quello che tutti sospettavano. Perchè non prima?
massimo lugaresi