giovedì 14 settembre 2023

Marcetta su Roma

Sentita l'armocromista e scelto il vestito largo, sembra che Elly Schlein, segretario del Pd in quota grillina, abbia deciso la Marcetta su Roma, intesa come capitale della protesta. Deve ancora stabilire la graduatoria dei motivi. Sono molti quelli contro il governo che li ha esiliati nel luogo meno adatto alla sopravvivenza, al punto che la corrente riformista sta allontanandosi. Il carattere di questa frangia minoritaria di partito consegnata alla 3 cittadinanze, con un colpo d'astuzia a 5 stelle, è simile a quella degli "imbrattatori". Sanno solo contestare. Si trovano naturalmente in piena sintonia con il disastro sindacale Landini. La discesa del Pd sta accelerando, riescono ancora a trovarsi in qualche malinconico Festival, in nome di un passato, offeso dal presente. Linkiesta, l'ultimo baluardo radical chic e tenutario intransigente della guerra su procura americana, sta sparando le ultime cartucce, come il suo Zelensky. Devono trovare il modo di giustificare la prevista sconfitta. La manifestazione romana di protesta è un vecchio classico che funziona sempre, secondo La 7. Il motivo non si è capito, però vanno in piazza. Il solito copione: sanità, lavoro, casa, e, attenzione (forse) anche una parola sull'Ucraina. Contro il nostro governo è in atto una poderosa macchinazione europea, da Gentiloni in su, usando pesantemente il tema dell'immigrazione. Germania e Francia viaggiano in tandem contro la Meloni. Hanno tirato troppo la corda? Lo vedremo, non sono le solite baruffe elettorali. Ci stanno riempiendo di richiedenti asilo senza documenti. 
massimo lugaresi