sabato 9 settembre 2023

Missing

L'intelligence piddina, con il consenso delle correnti, ha deciso di "isolare" cautelativamente la Schlein, spuntando almeno il ditino. Ha già provocato danni che portano le previsioni elettorali favorevoli ai compagni a 5 stelle. Non scartando l'ipotesi, molto realistica, di una separazione concordata. Per resistere all'avanzata della destra ed alla certezza che la legislatura durerà i 5 anni, hanno poche armi, piuttosto spuntate. Dagospia e Linkiesta, su due versanti, completamente diversi, sono i soliti droni, usati quotidianamente. Tette&culi attirano l'interesse del lettore, poi artatamente vengono copiati articoli dalle ammiraglie piddine e spesso (molto) dal Fatto Quotidiano, portatore di querele. La Meloni viene attaccata usando il compagno, un giornalista del nemico. Anche lui per abuso di frasi ed espressioni 4 stagioni. Poteva dire quello che voleva, avrebbero girato lo stupro. Dagospia usa per gli avversari la meteo-politica dominante. Il caldo ed il freddo e soprattutto la pioggia sono terrorizzanti. Il modello è quello virale. Non ha portato molta fortuna al regime allora vigente. Però ha scardinato la sanità pubblica. Sulla Meloni "prevedono" tempesta perfetta. Il Decreto Caivano è una pezza ad un problema secolare. Chi lo ha mai affrontato? Ci sono funerali e stragi che lo ricordano. Dovrebbe essere tema unificante le forze politiche. La sinistra sola od in brutta compagnia ha padroneggiato quasi venti anni ed oggi si presenta chiedendo conto alla destra che cerca di governare, solo da un anno? La componente antagonista è rappresentata dai 5 stelle. Hanno avuto il loro momento per mostrare la distanza tra le parole (tante) e le scelte della piattaforma. Una fine più comica che tragica. Non significa permettere alla Meloni e fratellini di fare quello che vogliono (lo fanno) ma di avanzare proposte e possibilmente un progetto che non assomigli al tapis roulant riminese. Un fallimento coperto, da un altro sicuro? Non bastano quelli già fatti?
massimo lugaresi