giovedì 7 settembre 2023

Dolce Morte

La propaganda piddina è allo stremo, anche delle bugie. La scelta della Schlein ha dilaniato il partito, da sempre diviso, ma unito dal potere. Oggi, l'aspetto è più preoccupante. All'opposizione non hai le poltrone che silenziano i dissidi. Oltre tutto c'è sempre il tentativo grillino, in mancanza d'altro, di rubare qualche voto dissenziente. Non servono nemmeno le (volutamente) errate previsioni elettorali, specialità ormai solo de La 7. Il governo non sta attraversando, come il resto del paese, un momento felice. La ostentata fede occidentale ed un appoggio smisurato alla vicenda bellica, ci ha regalato inflazione ed un aumento vertiginoso dei prezzi. La conformazione della nostra economia non sopporta questi sbalzi senza compensazioni. L'improvvisa crisi turistica è stata un altro regalo, solo per noi. Errore o boria della Meloni? Gli sbarchi invece fanno parte della messinscena piddina. Hanno foraggiato, incoraggiato l'industria della migrazione assistita. Ong che, su prenotaziuone, "salvano" vite umane. carichi costruiti artatamente, con donne incinte, bambini da custodire e tanti giovani che fuggono con cagnolini e smartphone eleganti. Migliaia di cooperative a terra che li aspettano, dividendoli accuratamente. La fiorente solidarietà con i nostri miliardi. Gli altri paesi europei sorridono, per fortuna l'Italia c'è. La Meloni era attesa al varco della prova di fedeltà atlantica. Pensate cosa avrebbero detto se si fosse rifiutata di regalare i magazzini delle nostre forse armate? Invece è successo che la corrente Schlein, si è proiettata nell'antagonismo pacifista, fratturando il partito del Nazareno. Eppure lanciano messaggi inquietanti per il governo. La lettura e lo sguardo su Dagospia lo confermano. Linkiesta rimane sotto l'ombrellone Nato. I tre partiti di governo, in attesa di Renzi, si "scanneranno" alle europee. A sinistra invece si spartiranno tranquillamente i resti. Una ulteriore batosta sarà la "dolce morte" del Pd. La fine di una illusione a maniche larghe.
massimo lugaresi